Arriva Natale e il Movimento 5 Stelle è ancora senza un candidato per le elezioni regionali nel Lazio. Perché tutta questa difficoltà a trovare un nome spendibile quando manca un mese e mezzo alle elezioni e il tempo stringe? Sono diversi i motivi. Prima di tutto l'azzeramento de facto del Movimento a Roma e nel Lazio. Emarginate le assessore uscenti Roberta Lombardi e Valentina Corrado, che avrebbero voluto proseguire l'esperienza di alleanza ed entrambe al termine del secondo mandato e per questo non ricandidabili, il M5S regionale non ha punti di riferimento. Conte poi ha pochissimi rapporti con la truppa romana capeggiata da Virginia Raggi in Campidoglio, non può dunque fare affidamento su di una candidatura che emerga dall'interno del partito e dal territorio.
Nessun big ha voglia di arrivare terzo in classifica
Ci sono poi ragioni di ordine politico pratico per cui è difficile per Conte trovare un big disposto a correre, magari il nome di un indipendente capace di dare lustro alla corsa del Movimento 5 Stelle e di erodere consensi nel campo del Partito Democratico. Ma non è scontato convincere qualcuno con un simile profilo a metterci la faccia con la certezza, non solo di non avere possibilità di vincere, ma di arrivare addirittura terzo in classifica.
E ancora: la legge elettorale prevede che solo i candidati governatori delle coalizioni che prendono più voti sono automaticamente eletti in consiglio regionale. Quindi il candidato o la candidata dovrebbero candidarsi nella lista del Movimento 5 Stelle o in un'altra lista alleata dovendo anche andare a caccia di preferenze misurando il proprio gradimento personale. C'è poi chi, volendo mantenere un profilo da indipendente, non avrebbe nessun piacere a comparire in una lista di partito. Anche per queste ragioni è arrivato il "no" di Luisella Costamagna e di Bianca Berlinguer, mentre il nome di Sabrina Ferilli non sarebbe mai stato davvero un'opzione in campo.
Alfonso Pecoraro Scanio candidato del Movimento 5 Stelle nel Lazio?
Così mentre il centrodestra ha cominciato la sua corsa attorno al nome di Francesco Rocca, e il candidato del centrosinistra Alessio D'Amato ha iniziato da un pezzo la sua campagna elettorale, il Movimento 5 Stelle arriva a Natale senza nessuna certezza. Da un paio di giorni si fa insistente la voce della candidatura dell'ex ministro e dell'ex leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Da molti anni consigliori di prim'ordine del Movimento, regista dell'operazione Coordinamento 2050, una specie di "sinistra per Conte", che sarà presente alle elezioni insieme a Sinistra Italiana per sostenere il candidato che sceglierà "l'avvocato del popolo", sarebbe al momento l'unico nome in campo. Un nome però che non sa certo di novità o di discontinuità, ripescato direttamente da un'altra epoca politica, uno sconosciuto per i più giovani, mentre tanti elettori ne hanno solo una vaga reminescienza legata ai governi di Prodi.