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Congresso Fdi a Roma, Rampelli: “Nessuna spaccatura, lavoriamo ancora per una soluzione condivisa”

L’intervista di Fabio Rampelli con Fanpage.it, dopo la formalizzazione che al congresso di Fratelli d’Italia a Roma non ci sarà un candidato unico. Il vicepresidente della Camera spiega che le trattative vanno avanti per una soluzione condivisa. E la sua corrente? “I gabbiani non esistono”, risponde.
A cura di Marco Billeci
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La temperatura dentro Fratelli d'Italia rimane rovente, in vista del congresso del 23 e 24 marzo, per eleggere il coordinatore di Fdi a Roma. Un appuntamento diverso da tutti gli altri già svolti in giro per l'Italia, non fosse altro perché la capitale è la prima roccaforte del partito e culla di una buona parte della classe dirigente, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni.

Dopo settimane di confronto, non si è arrivati all'intesa per un candidato unico. Così alla corsa per la guida del partito a Roma si sono iscritti tre diversi esponenti. Oltre all'outsider Federico Rocca, hanno presentato la candidatura i deputati Marco Perissa – spinto dall'asse Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida – e Massimo Milani, già  coordinatore cittadino, considerato in quota Gabbiani, l'area che fa riferimento al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.

Nelle ore successive alla formalizzazione delle candidature, troviamo Rampelli alla festa organizzata da Fdi Roma per la Giornata dell'Unità Nazionale, davanti alla storica sede di Colle Oppio. Il vicepresidente della Camera prima prova a svicolare con una battuta: "Quale congresso? È  stato annullato". Poi risponde a qualche domanda sul clima in vista dell'assise capitolina.

A Roma Fratelli d'Italia si è spaccato?

Non c'è nessuna spaccatura. Le spaccature sono invenzioni giornalistiche. Io più volte ho cercato di precisarlo, non c'è nessuna competizione nazionale. È normale dialettica in una città dove ci sono tanti consiglieri comunali, per fortuna, tanti consiglieri regionali. Quindi si confrontano per capire chi possa meglio guidare Fratelli d'Italia nella capitale, tutto qua.

È un fatto che però al momento non c'è un candidato unico…

Abbiamo fatto già congressi con diverse candidature in diverse altre città, perché è normale che sia così. Dove ci sono le preferenze intorno ai consiglieri comunali, regionali normalmente si radunano i loro sostenitori, delle comunità umane. È  il bello della politica, la politica non è soltanto quello che vogliono Fanpage o Piazza Pulita.  Ci sta anche la politica vera, quella in carne e ossa fatto da persone che si impegnano sul territorio e che ci mettono il cuore.

I retroscena dicono che nei giorni scorsi la premier Meloni la avrebbe addirittura convocata a palazzo Chigi, per provare a ricucire lo strappo

Questa è un'altra falsità. Se io dovessi segretamente incontrare il presidente del Consiglio ,conoscerei delle strade alternative per non farmi vedere da nessuno. Quel giorno molto semplicemente sono stato lasciato dal taxi a piazza Colonna e quindi sono passato davanti a palazzo Chigi. Qualche giornalista si è fatto raccontare che ero entrato nella sede del governo, cosa che non ha invece fondamento.

Il candidato dell'area dei Gabbiani sarà Massimo Milani?

I gabbiani stanno nel cielo. Sono una definizione ornitologica e non umana, tantomeno politica, quindi…

Diciamo allora che lei personalmente appoggia Milani?

Stiamo tutti cercando la soluzione migliore per dare una guida sana, sicura e autorevole a Fratelli d'Italia.  Ci sono normali confronti tra tante persone perbene e penso che comunque arriveremo a una soluzione per la quale comunque stiamo lavorando.

C'è ancora tempo, quindi, per raggiungere l'intesa su una candidatura condivisa?

Speriamo di sì,  tutti  lo auspichiamo e quindi sicuramente sarà così.

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