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Confronto tra i candidati sindaco di Roma: prima foto e sorrisi, poi gli attacchi al vetriolo

Un dibattito ‘frizzante’ quello che si è tenuto oggi alla Casa dell’Architettura tra Virginia Raggi, Roberto Gualtieri, Carlo Calenda ed Enrico Michetti. Che prima hanno sfoggiato sorrisi e fatto foto ricordo, e poi si sono attaccati senza esclusione di colpi, soprattutto su rifiuti e trasporti. Con un colpo di scena finale: Michetti che si alza e se ne va.
A cura di Natascia Grbic
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La Casa dell'Architettura di piazza Manfredo Fanti e il Festival dell'Architettura hanno fatto da cornice al primo confronto tra i quattro maggiori candidati sindaci di Roma. Virginia Raggi per il M5s, Roberto Gualtieri per il centrosinistra, Enrico Michetti per il centrodestra, e Carlo Calenda per Azione. I temi spaziavano dalla rigenerazione urbana, all'idea di città, passando per i fondi del Recovery Plan, la semplificazione e la pubblica amministrazione, oltre che per i poteri speciali per Roma Capitale. Un dibattito cominciato all'insegna dei sorrisi e della cordialità, con foto ricordo e ‘strette di gomito', per poi finire con attacchi, toni abbastanza animati e un inaspettato Enrico Michetti che si alza e se ne va.

Sono stati soprattutto i rifiuti e i trasporti a essere oggetto di feroce dibattito questa sera. E se inizialmente la discussione è stata tranquilla, con i tempi rispettati dai partecipanti e ognuno che finiva il proprio intervento senza essere interrotto, la seconda parte non è stata esattamente così. "Credo che Roma sia paragonabile a una Ferrari, che quando sono arrivata era ferma, poi l'ho ricostruita, fatta camminare e ora dobbiamo farla correre", ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi. Carlo Calenda ha invece ribattuto: "Una Ferrari? L'unica che mi viene in mente è la 348 alla quale non entravano le marce e restava ferma nel piazzale". Michetti chiama in causa l'Antica Roma con gli anfiteatri, i bagni pubblici, i ponti, "tutto era costruito in ragione del cittadino. Bisogna pacificare, serve dialogo, collaborazione, al centro c'è il destino del cittadino di Roma". "Non abbiamo l'ambizione di ricostruire l'Impero romano", la risposta piccata di Gualtieri.

La sindaca Raggi ha incolpato i due ex ministri dicendo che nella capitale non sono arrivate risorse. E, sul tema rifiuti, ha sottolineato che la Regione Lazio è fanalino di coda per numero di discariche sul territorio. "In cinque anni non hai indicato nemmeno un sito", la replica di Gualtieri. Ma sul sistema dei trasporti, mentre Gualtieri, Raggi e Calenda discutevano in modo animato, la mossa che nessuno si aspettava: Michetti, che in quel momento non stava partecipando alla discussione, si alza e se ne va. "No, la rissa no", ha dichiarato, lasciando intendere di non gradire le modalità del confronto. "È iniziata una rissa tra di loro e io mi sono alzato e me ne sono andato. Questi signori faranno le stesse risse in Campidoglio". Dura la reazione degli altri candidati. Raggi: "Chi va via da un confronto perde sempre". E Calenda: "Nella mia esistenza non ho mai incontrato una persona così vaga, impreparata, superficiale come …Enrico Michetti. Lo so, pensavate Raggi, ma vi giuro, e non avrei mai pensato, che qualcuno potesse superarla. Vi prego, vi prego per il bene di Roma riascoltate il confronto". Rincara la dose Gualtieri: "Oggi al Festival dell’Architettura ho illustrato alcune delle nostre idee per Roma al primo confronto con gli altri candidati. Peccato che Michetti sia scappato prima della fine. Un bravo sindaco dovrebbe avere la capacità di dialogare con tutti".

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