Confisca record da 300 milioni: ci sono anche i bar siciliani ‘Mizzica!’

A seguito dell'operazione Babylonia, conclusa dai carabinieri nel nucleo investigativo di Roma a giugno del 2017, sono stati confiscati beni dal valore complessivo di 300 milioni di euro. Il decreto è stato emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale civile e penale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Gaetano Vitagliano, Andrea Scanzani e di una terza persona in qualità di erede.L'operazione Babylonia si è conclusa tre anni fa con l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata per l'estorsione, usura, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita. L'associazione secondo gli inquirenti sarebbe vicina al clan camorristico degli Scissionisti, gli Amato-Pagano.

I beni confiscati
Tra i beni confiscati ci sono 52 società, 20 imprese individuali, una quota societaria, 34 immobili, sei automobili, 19 rapporti finanziari e beni come orologi e gioielli. il valore complessivo, come detto, ammonta a circa 300 milioni di euro. Ci sono anche gli storici bar ‘Mizzica!' di via Catanzaro e di piazza Acilia, acquistati a suo tempo dal gruppo Vitagliano, il locale "Macao" di via del Gazometro, che è frequentato anche dai vip della movida romana, e la nota catena di bar "Babylon cafe", dalla quale è partita l'indagine. A maggio 2020 sono stati sequestrati quattro bar della catena Katanè Sapori di Sicilia e tra di essi c'era anche l'ex Caffè dell'Orologio, lo storico chiosco con orologio al centro di piazzale Flaminio.