Concussione e corruzione per discarica Monte Carnevale: arrestati imprenditore e dirigente Regione
Corruzione, concussione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente: di questo sono accusati Flaminia Tosini, dirigente della Regione Lazio, e Valter Lozza, amministratore delle società Ngr Srl e Mad Srl, che si occupano di smaltimento dei rifiuti. I due si trovano ora ai domiciliari. Secondo quanto ricostruito dalle indagini eseguite dai carabinieri del comando Tutela Ambientale, Lozza avrebbe ottenuto indebitamente l'autorizzazione per la trasformazione della discarica di rifiuti inerti di Monte Carnevale a sito di smaltimento per i rifiuti derivati dal trattamento di Rsu di Roma. La dirigente regionale avrebbe subito "un condizionamento di natura corruttiva" e avrebbe avuto un ruolo decisivo nella scalata di Lozza ai vertici della Ngr. Il condizionamento avrebbe inciso sull'autorizzazione per la nuova discarica di Rifiuti Solidi Urbani di Roma. La dirigente, infine, avrebbe sempre fatto di tutto per risolvere i problemi di Lozza, già gestore delle discariche Rsu di Roccasecca e Civitavecchia.
La vicenda della discarica di Monte Carnevale
La vicenda di Monte Carnevale nasce nel 2019: a dicembre l'amministrazione capitolina decide di utilizzare l'area che si trova a pochi chilometri dalla vecchia Malagrotta e all'interno della Valle Galeria come discarica RSU. Contro la decisione della sindaca Raggi votano contro, nella seduta di gennaio 2020 dell'Assemblea Capitolina, anche dodici consiglieri del Movimento 5 Stelle. Il voto era in merito a due mozioni contrarie alla discarica presentate da Pd e Fratelli d'Italia. "Voglio che Roma sia pulita. Pretendo di non vedere più rifiuti in strada. Voglio che il problema della spazzatura si risolva definitivamente. Sono stanca dei ricatti. Per me si va avanti. Capisco la sofferenza dei cittadini della Valle Galeria, è anche la mia. Capisco le difficoltà dei consiglieri. Ma dobbiamo dare risposte a 3 milioni e mezzo di cittadini", avrebbe detto Raggi ai suoi dopo la sconfitta. "È stato un errore mettere la Valle Galeria tra gli 11 siti: dopodiché è stato il Campidoglio a scegliere Monte Carnevale ed è una sconfitta politica per il M5S che ha sempre lottato per la Valle Galeria. La richiesta di ritirare la delibera di Giunta è perfettamente coerente con quello che abbiamo sempre detto in quest'Aula e con il programma che come M5S ci ha visto vincere le elezioni", aveva dichiarato in aula la consigliera 5 Stelle Simona Ficcardi.
La delibera dell'amministrazione Raggi indica nel sito di via Monte Carnevale la nuova discarica di Roma. L'area è di proprietà della New Green Roma, controllata da Lozza, che ha fatto il suo ingresso ufficiale ai vertici dell'azienda soltanto pochi giorni prima della delibera comunale. Con questa mossa tre discariche su quattro nel Lazio diventerebbero di sua proprietà. L'inchiesta è partita con un esposto presentato dall'allora consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Cacciatore, che ha lasciato il Movimento proprio a causa della discarica di Monte Carnevale, "la cosiddetta Malagrotta 2": "In commissione Rifiuti e come attivista mi sono sempre battuto per ribadire due principi: il primo è che non possiamo avere attori industriali con un ruolo di sostanziale monopolio a livello regionale, il secondo è che, come da programma del Movimento 5 Stelle, non possono essere aperte altre discariche nel territorio di Malagrotta e della Valle Galeria", aveva scritto.
Regione Lazio: "Fiducia nella magistratura e apprezzamento verso direttrice Tosini"
La nota diffusa dalla Regione Lazio:
Abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia della misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della direttrice regionale Flaminia Tosini, responsabile della Direzione Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti. Come previsto dal regolamento regionale, la dirigente è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma.
Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si faccia rapidamente luce su questa vicenda, e rinnoviamo l’apprezzamento nei confronti della direttrice Tosini, che saprà chiarire la correttezza del suo operato nel rispetto delle proprie funzioni.