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Concorsi truccati all’Asl di Latina. Il presidente al candidato: “Mi dica quello che gradisce”

Domande a piacere e domande concordate su Whatsapp. La concorsopoli delle assunzioni all’Asl di Latina ha portato agli arresti domiciliari un dirigente un funzionario. Nel mirino due concorsi pubblici. L’assessore Alessio D’Amato annuncia che la regione si costituirà parte civile nel procedimento penale.
A cura di Valerio Renzi
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"Mi dica quello che gradisce". Così il presidente della Commissione di valutazione a uno dei candidati per i quali presentarsi era poco più che una formalità. È il 7 ottobre del 2020 e così Claudio Rainone rassicura il candidato che il giorno dopo avrebbe dovuto sostenere la prova. A finire nei guai sono Claudio Rainone, 59enne originario di Benevento, e Mario Graziano Esposito, 55 anni, rispettivamente dirigente funzionario della Asl di Latina. I due devono rispondere delle accuse di falso ideologico aggravato e rivelazione aggravata di segreto di ufficio, e si trovano da questa mattina agli arresti domiciliari per ordine del Gip Giuseppe Cairo. "Le selezioni si sono tenute nei mesi di agosto e dicembre del 2020: la prima, relativa a n. 23 posti da collaboratore amministrativo professionale cat. D, ha visto la presentazione di quasi 1.300 istanze di partecipazione, mentre per la seconda, relativa a n. 70 posti con qualifica di assistente amministrativo cat. C, sono state presentate più di 2.900 domande", si apprende dall'inchiesta.

"Che vuoi che ti chiedo? Mandamelo su Whatsapp"

"Le indagini – si legge nelle disposizioni della Procura – documentano attività illecita stabile, sul fronte di più prove concorsuali, concontatti diretti tra Rainone e i candidati con i quali il Presidente della commissione concordava le domande che avrebbe posto alle prove orali. Circostanza significativa di un sistema collaudato di ampia portata e non occasionale". In un'altra occasione sempre Rainone scriveva a una candidata cosa vorrebbe che gli fosse chiesto alla prova orale: "Mandamelo su Whatsapp ia… sennò ti ho visto che già sei andata in crisi".

D'Amato: "Fiducia Direzione Asl" e magistratura"

Sul caso è intervenuto l'assessore alla Sanità della Regione Lazo Alessio D'Amato.  "Desidero ringraziare la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di Latina e la Magistratura per le importanti operazioni che stanno svolgendo sulle ipotesi di procedure concorsuali inquinate. – ha scritto in una nota –  Bene ha fatto il Direttore Generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli, ben prima degli arresti odierni, a revocare in accordo con la Direzione regionale Salute il bando concorsuale e allontanare il dirigente dalla Direzione amministrativa che ha gestito il concorso. Su queste questioni non guardiamo in faccia a nessuno e la trasparenza e le legittimità devono essere elementi essenziali. Annuncio sin da ora che si dovranno adottare tutti gli atti consequenziali nei confronti dei dipendenti della Asl e che, se le contestazioni verranno confermate, ci costituiremo parte civile per risarcire un danno di immagine subito dal Servizio sanitario regionale"

Tripodi (Lega): "Inchiesta partita da un mio esposto"

Il consigliere regionale della Lega Angelo Tripodi rivendica come l'inchiesta sia partita da un suo esposto: "A gennaio scorso – ha dichiarato all'Adnkronos – dopo le segnalazioni di molte persone e verificate le anomali in virtù degli elenchi degli accreditati usciti, ho presentato personalmente un esposto alla Guardia di Finanza. Ho semplicemente fatto uno più uno, erano troppe le situazioni ambigue". "Purtroppo non è la prima volta che accadono simili situazioni – prosegue – ma la speranza è che possa davvero essere l'ultima. Non bisogna essere ‘figli di' o ‘amici di' per essere assunti. E poi questo è un male che si riversa successivamente all'interno delle istituzioni, perché non c'è la conoscenza della materia. Gente che studia, famiglie che fanno sacrifici per i loro figli che si devono vedere arrivare gli amici di qualcuno. Agevolazioni non oneste che è ora finiscano per sempre". Ora i due concorsi finiti nel mirino potrebbero essere annullati e rifatti da capo.

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