Concorsi truccati alla Asl: arrestato il segretario del Partito Democratico di Latina

Corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. Sono le accuse a vario titolo pendenti nei confronti di Claudio Rainone, dirigente della Asl e di Claudio Moscardelli, segretario del Partito Democratico di Latina nell'inchiesta sui concorsi truccati, entrambi arrestati e posti ai domiciliari. Gli agenti della Polizia di Stato e i militari della Guardia di Finanza nella mattinata di oggi, giovedì 1 luglio, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare su disposizione del giudice delle indagini preliminari del Tribunale. Le indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Latina alla Squadra Mobile – Sezione anticorruzione e al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, sono partite dalle irregolarità riscontrate nella procedura del concorso pubblico per titoli ed esami che vede ventitré posti a tempo indeterminato per le figure di collaboratore amministrativo professionale (Categoria D) in forma aggregata tra la Asl di Frosinone, Latina e Viterbo. Sei i concorrenti individuati, che avrebbero ricevuto le informazioni sulla prova, ora indagati per abuso d'ufficio e rivelazione di segreti d'ufficio.
Rivelati gli argomenti d'esame a sei candidati
Com'è emerso in sede d'indagine, due dei sei candidati sarebbero stati segnalati dal segretario del PD di Latina. Moscardelli e Rainone si impegnavano a promuovere presso la Regione Lazio, la nomina di quest'ultimo a direttore amministrativo dell’Asl, incarico già conferito da dicembre 2020 ad aprile 2021. Rainone, come presidente della commissione, avrebbe rivelato ai candidati gli argomenti della prova orale, e avrebbe ritardato l’approvazione della graduatoria del concorso per posticiparla rispetto alla sua nomina a direttore amministrativo, in modo tale da potere individuare lui stesso i luoghi di destinazione lavorativa dei neo assunti. Rainone e Mario Graziano Esposito, rispettivamente presidente e segretario della commissione il 21 maggio scorso sono stati raggiunti da una miusura cautelare degli arresti domiciliari, indagati dei reati di falso e rivelazione di segreto d'ufficio.