Con una tanica di benzina dà fuoco alla sua casa con il figlio dentro: poco prima avevano litigato
Un'azione che sembrerebbe agita con lucidità, mossa dalla rabbia. È l'ottobre di quattro anni fa quando Filippa, questo il suo nome, esce di casa dopo aver litigato con il figlio, si reca a un distributore di benzina, riempie una tanica asserendo che gli si è fermata la macchina, ma invece torna a casa sversa il liquido infiammabile e accende la fiamma. Rischiando di uccidere il ragazzo di ventisette anni che si trova all'interno, ignaro di quello che gli stava per accadere. Mentre tutti i condomini si riversano in strada al sicuro, i vigili del fuoco trovano il giovane accasciato per le scale della palazzina intossicato dal fumo portandolo in salvo.
Siamo in via Flaubert, alle case popolari di Primavalle, ed l'ottobre del 2018 quando l'abitazione della donna va a fuoco. Sul posto arrivando i vigili del fuoco e le forze dell'ordine, fermata la signora confessa di aver incendiato la sua stessa casa per vendetta nei confronti del figlio con cui era arrivata all'ennesimo violento alterco. La vicenda è ricostruita oggi sulle pagine romane del quotidiano il Messaggero ora la signora dovrà rispondere dell'accusa di danneggiamento seguito da incendio.
Le indagini sull'incendio doloso
Che l'incendio fosse stato doloso diventa subito chiaro quando la tanica di benzina è stata rinvenuta sul pianerottolo dell'abitazione e tracce di liquido infiammabile sul divano nel salotto. La donna ha immediatamente confessato cosa aveva fatto tra lo sgomento di vicini e forze dell'ordine.