Con piscina e giochi d’acqua le Terme di Caracalla tornano stupende come nell’antica Roma
Alle Terme di Caracalla l'acqua torna ad essere un elemento centrale: una piscina con spruzzi e giochi d'acqua dà nuova vita a questo straordinario complesso archeologico di Roma e consente al visitatore di intuire, con ancora più efficacia rispetto al passato, la magnificenza di queste terme in epoca romana.
Il progetto, che è stato presentato il 4 aprile dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, è stato ideato da Mirella Serlorenzi, attuale direttrice delle Terme di Caracalla. "Riscrivere lo spazio per offrire alle sensibilità più diverse una lettura del monumento basata sul coinvolgimento e capace di dare una suggestione dello spazio in antico. Lo Specchio, che si configura come una vera installazione architettonica, è stato ideato e progettato dall’architetto Hannes Peer e realizzato in collaborazione con lo Studio Bornelloworkshop", spiega la Soprintendenza.
Le Terme di Caracalla, o Thermae Antoninianae, come si chiamavano originariamente, sono state costruite a partire dal 212 dopo Cristo per volontà dell'imperatore Caracalla e sono l'esempio più grandioso e meglio conservato di un edificio termale di epoca imperiale.
La pianta delle terme è rettangolare, con il blocco centrale disposto su un unico asse e in cui ci sono in sequenza il caldarium, il tepidarium, il frigidarium e la natatio. Ai lati c'erano palestre e spogliatoi. C'erano anche due biblioteche e le tabernae. Nei sotterranei lavoravano centinaia di schiavi e operai, che si occupavano di riscaldare o raffreddare le vasche d'acqua e manutenere il gigantesco impianto termale. Nei sotterranei c'è anche un Mitreo, uno dei più grandi della città di Roma, un luogo di culto dedicato al dio Mitra.
Roma Reborn 4.0, disponibile sulla piattaforma Yorescape, è un'applicazione che permette di esplorare l'antica Roma, così come doveva apparire nel 320 dopo Cristo. Il progetto è a pagamento, ma proprio l'esplorazione delle Terme di Caracalla è gratuita e permette di esplorare gli ambienti così come si presentavano all'epoca, secondo gli esperti.