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Con la tecnica dello specchietto rubano Rolex per un bottino da 100mila euro: arrestati

Due rapinatori del Rione Sanità di Napoli hanno messo a segno sei colpi nei quartieri della Roma bene in un periodo compreso tra settembre e novembre del 2019, rubando Rolex per un bottino dal valore complessivo di 100mila euro. A entrambi è stata notificata la custodia cautelare presso la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale. Furono già arrestati in flagranza lo scorso 10 novembre dopo due colpi consecutivi nei pressi di Ponte Milvio.
A cura di Francesco Muccino
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Un bottino di 100mila euro complessivi, frutto di sei colpi eseguiti con successo da una banda che, partita dal Rione Sanità di Napoli, si è spostata fino a Roma rapinando Rolex con la tecnica dello specchietto. Le azioni criminali di due rapinatori, rispettivamente di 37 e 38 anni, sono state interrotte dagli agenti della Squadra Mobile di Roma in collaborazione con le forze dell'ordine di Napoli, che hanno eseguito una custodia cautelare in carcere nei confronti dei due uomini. Il provvedimento è stato notificato per entrambi presso la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale. Stando a quanto emerso dall'attività investigativa portata avanti dal Gruppo Reati contro il patrimonio della Procura di Roma, i rapinatori hanno messo a segno i colpi in un periodo compreso tra settembre e novembre del 2019, agendo nei quartieri Prati, Parioli e Salario, e nei pressi del Circo Massimo.

La tecnica dello specchietto usata per mettere a segno i furti

Le indagini hanno fatto chiarezza sul modus operandi dei due uomini, che hanno fatto ricorso alla tecnica dello specchietto per mettere le mani sopra i Rolex delle loro vittime, agendo sempre di domenica. Uno dei due, in sella a un motorino, urtava violentemente gli specchietti retrovisori delle automobili designate, di solito ferme al semaforo rosso oppure nei pressi di un parcheggio, e nel momento in cui i conducenti tiravano fuori il braccio per risistemarli, il complice sfilava con veemenza l'orologio della vittima per poi darsi alla fuga. In altre occasioni, invece, seguivano il bersaglio designato fino a quando non apriva il finestrino sporgendo il braccio, colpendo in quel preciso istante.

L'arresto dello scorso 10 novembre

I due complici erano già stati arrestati in flagranza da una squadra mobile della Capitale lo scorso 10 novembre, subito dopo aver compiuto due rapine ravvicinate nei pressi di Ponte Milvio. Dopo un inseguimento lungo corso Francia, dove un agente sparò in aria un colpo nel tentativo di rallentarne la fuga in scooter, i rapinatori vennero bloccati a terra: avevano ancora con sé la refurtiva, sequestrata dalle forze dell'ordine.

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