Comunali Roma: centrodestra diviso e senza idee. Forza Italia ipotesi Gasparri
Senza Guido Bertolaso a disposizione Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia non riescono a trovare un candidato unitario per la corsa verso il Campidoglio, e la coalizione rischia di sfaldarsi. E non sarebbe la prima volta: già nel 2016 i partiti di centrodestra andarono divisi alle urne, con il prevedibile esito di non arrivare neanche al ballottaggio. Ma i leader nazionali, e ancor di più la classe dirigente locale, sembrano a corto d'idee. Ora che anche il centrosinistra ha messo le carte in tavola, con primarie che non sembrano potere avere esito diverso dalla vittoria del candidato del Partito Democratico Roberto Gualtieri, è ora che anche a destra si cominci a pensare sul serio alla campagna elettorale
Chi è Enrico Michetti: l'avvocato che Meloni vuole candidare sindaco di Roma
Il partito di Giorgia Meloni ieri ha fatto filtrare il nome di Enrico Michetti come possibile candidato unitario. Una figura non certo di primissimo piano. Michetti è un avvocato e professore di diritti degli Enti Locali all'Università di Cassino e del Lazio Meridionale, il cuore che batte a destra e una rubrica ogni mattina su Radio Radio. Il nome del 55enne non solo rischia di non scaldare i cuori degli elettori, ma neanche quelli degli alleati. Contattato da Adnkronos Michetti ha commentato così la notizia, senza smentire: “Sono 25 anni che la mia attività si basa nell’assistenza ai sindaci nelle procedure più complesse: trasporti, igiene urbana, piano regolatore, procedimenti amministrativi. Molti di questi sindaci sono ora in Fratelli d’Italia e hanno manifestato stima nei miei confronti”.
Forza Italia pensa a Maurizio Gasparri
Allo stato dell'arte Forza Italia non esclude di candidare il parlamentare ed ex ministro Maurizio Gasparri, che del partito di Berlusconi a Roma è il coordinatore. Lo scenario che si potrebbe così aprire sarebbe simile a quello di cinque anni fa: Lega e Fratelli d'Italia pronti a convergere su un candidato comune, Forza Italia in campo autonomamente. E nessuno che ambisca davvero a governare la città e la sfida elettorale ridotta (nei fatti) al confronto tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle. Una scelta che potrebbe risultare davvero incomprensibile e disorientante per l'elettorato di centrodestra dopo anni di strali contro l'amministrazione pentastellata da destra, e i continui appelli dei leader nazionali alla riconquista del Campidoglio.