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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Commissione Orlandi Gregori, ascoltati i giudici: “Mirella ed Emanuela sono state sacrificate”

“Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi sacrificate per qualcosa di incredibile che possiamo definire ragion di Stato”, le parole di Ilario Martella. Oggi il giudice è stato chiamato in audizione dalla commissione bicamerale d’inchiesta insieme alla figlia e alla giudice Adele Rando che, invece, ha parlato a porte chiuse.
A cura di Beatrice Tominic
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I manifesti che tappezzavano Roma nel 1983. A sinistra quello con Mirella Gregori, a destra quello con Emanuela Orlandi, scomparsa il mese dopo.
I manifesti che tappezzavano Roma nel 1983. A sinistra quello con Mirella Gregori, a destra quello con Emanuela Orlandi, scomparsa il mese dopo.
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Hanno guidato le indagini sui due casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori dal 1985 al 1997 e oggi sono stati ricevuti dalla commissione bicamerale d'inchiesta. : la dottoressa Adele Rando, il dottor Ilario Martella e la figlia, Anna Lisa Martella. Il loro intervento arriva dopo aver ascoltati i familiari, sia quelli più stretti che gli altri parenti, come i cugini di Emanuela Orlandi che le amiche delle due ragazze scomparse, da Sonia De Vito, amica del cuore di Mirella Gregori e considerata una delle testimoni chiave che le amiche della quindicenne vaticana, fra cui una del coro che ha ritrattato la versione fornita in precedenza.

"Ascolteremo personalità legate alla legge. Giudici, magistrati. Servirà un procedimento diplomatico, sarà più complesso, ma non è escluso che presto saranno ascoltati anche prelati, cardinali e altre figure religiose del Vaticano", ha rivelato a Fanpage.it il vicepresidente di commissione Roberto Morassut.

Dalle diverse vedute, la giudice Rando è stata ascoltata per oltre due ore a porte chiuse. Pubblico, invece, l'intervento di Martella: "Mirella ed Emanuela sono state sacrificate per qualcosa di incredibile che possiamo definire ragion di Stato", le sue parole.

Chi sono i giudici chiamati a parlare e perché

Adele Rando, Ilario Martella e sua figlia, Anna Lisa. Sono loro i testimoni chiamati a parlare oggi davanti alla commissione. La prima, la dottoressa Rando, è stata giudice istruttoria dal 1990 al 1997. Il secondo, il dottor Martella, invece, è stato titolare delle indagini dal 1985 al 1990, ma, in precedenza, aveva guidato le indagini sull'attentato a papa Giovanni Paolo II, nel 1981.

La figlia di quest'ultimo, la dottoressa Martella, è invece stata chiamata in audizione per aver ricevuto minacce in relazione al lavoro del padre. Secondo quanto riferito da Pietro Orlandi all'evento in occasione dell'anniversario dalla scomparsa della sorella, le intimidazione sarebbero arrivate mentre stava trascorrendo un periodo a Londra. A suo avviso potrebbe essere presente un collegamento (neanche troppo velato) con la cosiddetta pista inglese che prevede un passaggio da parte di Emanuela nel Regno Unito, come emerso da presunti documenti scambiati fra i religiosi di Canterbury e il cardinal Poletti e dalla collanina appartenuta alla ragazza.

La pista internazionale e Ali Agca

Diversamente, invece, Ilario Martella ha sempre ritenuto che le minacce fossero arrivate dai mandanti bulgari dell'attentato a papa Woytjla da parte di Ali Agca. Secondo Martella, però, l'attentato e i due casi di scomparsa, sia quello di Emanuela Orlandi, che quello di Mirella Gregori, il mese prima, sarebbero collegati grazie all'intervento dell'organizzazione criminale che, con messaggi e comunicati in Vaticano e in Italia, avrebbe richiesto lo scambio fra Agca e le due adolescenti.

Lo stesso Ali Agca, nelle ultime settimane, è tornato a parlare chiedendo di poter essere ricevuto nella commissione. "Sto per morire, voglio togliermi un peso", ha detto in un primo videomessaggio. Ma, una volta arrivato il rifiuto da parte del presidente De Priamo e degli altri membri, ne ha inviato un secondo, in cui rincara la dose accusando il Vaticano, la procura di Roma e anche la stessa commissione. "Il Giubileo del 2025 sarà l'Anno Santo di Satana – ha detto –  Ercole Orlandi, il padre di Emanuela sapeva tutto, ma niente è andato secondo i piani".

Le dichiarazioni di Ilario Martella davanti alla commissione: "Le due ragazze sono state sacrificate"

Accolto dalla commissione bicamerale d'inchiesta, non ha cambiato opinione il giudice Martella. "Elementi fondati portano a ritenere che le due ragazze siano state sacrificate a qualche cosa di incredibile ma che si può definire ragion di Stato. Io ritengo che ci si trovi, come ebbe a dire Giovanni Paolo II nell'abitazione della famiglia Orlandi davanti a un intrigo internazionale", ha dichiarato continuando ad affermare ciò che ha sempre sostenuto.

"L'attentato del papa per me è un punto di partenza – ha ribadito Martella – Sin da 1982 la Bulgaria era molto preoccupata di poter essere coinvolta nell'attentato al Papa".

Secondo Martella, era necessaria un'operazione di distrazione di massa. "Serviva qualcosa che potesse determinare una disattenzione totale, una sorta distrazione di massa. E chi poteva porre in essere una simile operazione? – ha continuato Martella – Non era certo una cosa di bassa manovalanza tipo la banda della Magliana ma serviva che le cose venissero fatte con altissima qualità professionale da un'organizzazione quale era la Stasi all'epoca. Questa operazione di distrazione di massa doveva fare in modo di creare episodi su cui attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica".

Il ruolo di Adele Rando: audizione lunga due ore a porte chiuse

Differente l'opinione della succeditrice di Martella, la giudice Adele Rando, secondo cui quella internazionale non sarebbe stata una pista valida. Dalla pista turca a quella di Bolzano, prima di una destinazione all'estero. Ma a suo avviso sarebbero mancate le prove per poter continuare. Non a caso, firmò lei la sentenza istruttoria di proscioglimento del caso in mancanza di "riscontro probatorio insufficiente sul movente politico-terroristico" nei due casi di scomparsa.

Ricevuta oggi pomeriggio dalla commissione bicamerale d'inchiesta, l'audizione della giudice Rando è durata più di due ore e, su sua richiesta, si è svolta interamente a porte chiuse. Un lungo racconto che potrebbe aver portato nuovi elementi al caso. Ma questo lo scopriremo soltanto in seguito.

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