video suggerito
video suggerito
Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Commissione Orlandi, la compagna di coro di Emanuela: “La polizia indagava sull’Avon e su Alberto”

Continuano le audizioni alle persone vicine a Mirella Gregori e ad Emanuela Orlandi. Ieri è stata ascoltata una compagna di coro che ha ricordato: “La polizia seguiva la pista dell’Avon, ma mi chiesero di Alberto: lei gli piaceva”.
A cura di Beatrice Tominic
46 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il lavoro della commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi non si ferma. È proprio sulle relazioni di quest'ultima che si è concentrata la commissione nella giornata di ieri, chiamando a parlare Regina Martusciello, che all'epoca della scomparsa frequentava le lezioni di canto corale con Emanuela. "Frequentavamo corsi diversi e lei aveva qualche anno meno di me, insieme seguivamo le lezioni di canto corale insieme – ricorda la donna, ex allieva della scuola di musica Tommaso Ludovico da Victoria – All'epoca la polizia ci fece molte domande sull'Avon e su Alberto, un ragazzo del gruppo a cui piaceva Emanuela".

Il racconto dell'ex allieva

"Mi trovavo da due amiche a Santa Severa – ha ricordato Martusciello davanti alla commissione – Ci sono venute a prendere e ci hanno interrogato". Nonostante gli ani trascorsi da quella giornata, l'ex allieva della scuola ricorda ancora di cosa hanno parlato. "Insistevano molto sulla questione dell'Avon e poi ci hanno chiesto di Alberto – spiega, facendo riferimento ad un ragazzo del loro gruppo – Sapevano che Emanuela gli piaceva. Ci chiedeva se lo guardava, ma non era mai successo nulla, non era niente di che. Non erano usciti ed Emanuela non ne sapeva niente", ha concluso poi.

L'intervento del cronista

Oltre alla ragazza, nel corso dell'appuntamento di ieri, è stato ascoltato anche Claudio Gerino, cronista de la Repubblica. "Dalla polizia ci dissero che c'era l'ipotesi di un mandante all'interno della malavita, sembravano aver abbandonata la pista di un sequestro a sfondo sessuale o legato al giro dello spaccio. Poi gli è stato chiesto se fosse a conoscenza di qualcosa che non ha mai scritto negli articoli, ma lui ha risposto che, purtroppo, non aveva notizie inedite da divulgare. "Mi dispiace soltanto aver accettato il fatto che gli inquirenti abbiano sottovalutato il caso all'inizio pur sapendo, invece, che i primi tre giorni sono fondamentali in questi casi".

46 CONDIVISIONI
261 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views