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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Commissione Orlandi Gregori, ricevuto l’avvocato della famiglia di Mirella: seduta secretata

Emanuela Orlandi e Gregori, l’avvocato della famiglia di Mirella ha chiesto di far secretare la sedChiamato a parlare davanti alla commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa seduta.
A cura di Beatrice Tominic
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Seduta secretata per l'avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia di Mirella Gregori chiamato ad intervenire oggi, giovedì 12 settembre, in commissione bicamerale d'inchiesta per la scomparsa di Mirella e di Emanuela Orlandi che riapre i lavori proprio in data odierna. Non appena introdotto dal presidente di Commissione, Andrea De Priamo, ha chiesto che la seduta fosse secretata. Rimandato, invece, l'intervento dell'avvocata Laura Sgrò, che difende la famiglia Orlandi, è stato rimandato a data da destinarsi.

Le richieste dell'avvocato di Mirella Gregori

Ad un paio di giorni dall'appuntamento con la commissione bicamerale d'inchiesta, l'avvocato Gentile aveva fatto sapere, tramite una nota all'agenzia Ansa, che aveva intenzione di richiedere che il caso Gregori fosse separato da quello Orlandi. "Sono due storie separate – ha spiegato – Quella di Mirella Gregori è una vicenda semplice, con una verità quasi a chilometro zero o comunque in un limitato dedalo di strade e vie, bar e parrocchie", sostenuto, ovviamente, dalla sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta. È proprio lei che, per l'occasione, ha dichiarato a Fanpage.it di essere completamente d'accordo con il legale e di sostenere questa teoria da tempo.

Secondo l'avvocato, Mirella avrebbe vissuto quasi una doppia, in due mondi. Il primo composto dalle compagne di scuola e le amiche, l'altro più adulto, legato alla frequentazione con l'amica Sonia De Vito, fidanzata con un ragazzo più grande (poi diventato suo marito).

La commissione bicamerale d'inchiesta prima di oggi ha già avuto modo di ricevere e ascoltare non soltanto la sorella di Mirella, Maria Antonietta Gregori, ma anche Sonia De Vito e suo marito. Fin dall'inizio Gregori ha sempre chiesto di approfondire quella pista, lanciando a più riprese appelli nei confronti di Sonia: "Se hai qualche informazione in più che possa condurre alla verità, è il momento di farlo sapere", ha ribadito ancora.

Mirella Gregori, Sonia De Vito e suo marito

Ascoltati dalla commissione bicamerale d'inchiesta, sul ruolo di Sonia De Vito e il marito restano ancora zone d'ombra. Quanto riportato dall'uomo nel corso della sua audizione sarebbero dichiarazioni false, vaghe e contraddittorie con quello che aveva raccontato a suo tempo. In realtà, il marito di De Vito ha sempre dichiarato di non essere mai stato interrogato, se non dopo trenta anni, nonostante la presenza di alcuni verbali indichino il contrario.

Una versione che non convince gli inquirenti, ai quali, invece, il marito dell'amica di Mirella ha proposto una nuova pista: "Potrebbe essere successo qualcosa nel condominio in cui viveva. Ma non mi sono mai spiegato come sia stato possibile non indagare anche lì". Ascoltata, ma a porte chiuse, anche la stessa Sonia De Vito, amica del cuore di Mirella che, dopo la sua scomparsa, ha chiuso i rapporti con la famiglia della giovane. "Potevo essere io, poteva prendere me invece di lei", avrebbe detto ad una terza persona tempo dopo la scomparsa.

Nel frattempo in alcuni verbali dell'epoca è emersa un'altra dichiarazione che potrebbe essere valutata come degna di approfondimento. Secondo una compagna di classe di Mirella Gregori, poco prima che sparisse, il marito di De Vito avrebbe rivolto a Mirella delle avances piuttosto esplicite e sarebbe stato respinto.

Una situazione che potrebbe aprire vari scenari e separare definitivamente, come chiesto proprio dall'avvocato Gentile i due casi, legati soprattutto dalle due date di sparizione. Già prima di lui, davanti alla commissione bicamerale d'inchiesta, è stato il giornalista Gianni Sarrocco: "Non ho mai pensato che potesse esserci un legame tra le due scomparse, erano due realtà molto diverse – ha spiegato nella sua audizione – Due fatti secondo me distinti anche negli ambienti della polizia e dei carabinieri non erano convinti che ci fosse un legame stretto".

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