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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Commissione Orlandi Gregori, dopo 8 mesi riascoltato il barista che fu fra gli ultimi a vedere Mirella

Convocato nuovamente in commissione Giuseppe Calì, il barista che lavorava nel locale dei De Vito, la famiglia della migliore amica di Mirella Gregori, Sonia, ad otto mesi dall’ultima audizione.
A cura di Beatrice Tominic
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Mirella Gregori.
Mirella Gregori.
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Attesa nella giornata di giovedì 6 marzo una nuova audizione in commissione bicamerale di inchiesta per i casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. A parlare stavolta è stato chiamato Giuseppe Calì, il cameriere che lavorava nel bar dei genitori di Sonia De Vito, la migliore amica di Mirella Gregori. Quella che, secondo la sorella, Maria Antonietta Gregori, potrebbe essere più informata sui fatti rispetto a quanto dice. Si tratta di un ritorno: già la scorsa estate, a luglio, Giuseppe Calì era stato ricevuto dalla commissione e aveva raccontato ai deputati e senatori che fanno parte della commissione quanto ricordava di quel terribile maggio 1983.

Il barista dei De Vito in commissione: cosa aveva detto nella prima audizione

Ricevuto a luglio, Calì aveva raccontato di aver lavorato al bar del padre di Sonia De Vito dal 1978, alla tavola calda, mentre nel locale c'erano anche lo stesso De Vito, la moglie e le figlie. Calì abitava a pochi passi dal bar, allo stesso civico dei Gregori, con cui aveva iniziato ad avere un legame: "Siamo anche stati in vacanza insieme nel 1981, al paese del padre di Mirella Gregori in provincia di Rieti a Sant'Angelo – ha esordito – Con la sorella Antonietta ci sentiamo anche adesso. Quando lavoravo, invece, al bar c'era spesso Mirella che andava da Sonia: parlavano di tutto quello che potevano dire due amiche".

Da qualche tempo, al loro rapporto, era anche subentrato Fabio, fidanzato di Mirella (oggi suo marito, ndr). "Ogni tanto restava quando le due amiche erano insieme, ma il loro rapporto non aveva subito cambiamenti – ha ricordato – Ogni tanto lui le faceva qualche battuta: L'amica tua è caruccia, le diceva, davanti ad entrambe, ma all'epoca non si badava a queste cose".

Mirella Gregori e l'amica Sonia

Sonia e Mirella sembravano essere inseparabili, fatta eccezione per quel pomeriggio e per tutti gli altri in cui il padre della giovane le chiedeva un aiuto al locale. Come aveva già riportato in un interrogatorio, Calì nel corso dell'audizione ha ricordato un episodio strano: "Una settimana prima della scomparsa è venuto al bar. Mi ha chiesto di Mirella. Era con Sonia, così gli ho detto che una era la figlia del proprietario, l'altra la sua amica del cuore", ha ribadito. Nonostante abbia fornito un identikit, però, questa persona non è mai stata individuata.

Cosa è successo la sera del 7 maggio, prima della scomparsa di Mirella Gregori

Calì fu uno degli ultimi a vedere Mirella prima della sua scomparsa, in quella tragica giornata del 7 maggio 1983. "Era quasi finito il turno di lavoro, avrei staccato l'ora dopo e sarei andato a casa a riposare – ha ricordato Calì – Erano circa le tre, forse anche le 14.30. È arrivata Mirella e con Sonia se ne sono andate in bagno, per circa un quarto d'ora, forse anche di più. Me lo ricordo perché sono andato a bussare, visto che serviva ad alcuni clienti, ma risultava sempre occupato. Non so cosa si siano dette", si legge nei documenti dell'audizione. Ciò che ricorda, invece, è che una volta uscite dal bagno Mirella indossava la maglietta di Sonia: "Sì, è la mia. Gliel'ho prestata", avrebbe detto.

"Poco dopo, al telefono con la mia ragazza, tuttora mia moglie, Mirella viene a salutarmi, dandomi una pacca sulla spalla". E quella è stata l'ultima volta che l'ha vista. "Quando mi sono girato dalla parte dell'uscita, ho visto lei e Sonia dalla parte del bar che hanno parlato per altri cinque minuti. Poi lei è uscita andando a destra, dal lato del monumento al Bersagliere. A sinistra c’è Villa Torlonia, ma lei è andata via a destra da sola. Ricordo un altro particolare: Sonia è dovuta restare al bar, su richiesta del padre. Le disse proprio: Dove vai? No, tu non vai da nessuna parte. Ma ho visto la faccia di Mirella diversa, forse non si aspettava di andare all'appuntamento".

La scomparsa: "Come mai Mirella ancora non si è vista?"

Una volta ripreso il turno, alle 19, la mamma e la sorella di Mirella: "Chiedevano perché ancora non fosse rientrata. Io un po' sono rimasto e ho detto: Ma è andata via, l’ho vista e mi ha salutato! questo l'ho raccontato anche quando mi hanno interrogato, più di quaranta anni fa – ha aggiunto – Il padre di Sonia disse: Ora questi cominceranno a chiamarci. Ti chiameranno anche a te, mi disse. A me sembrava logico: sul diario ci sarà stato scritto pure l'indirizzo di dove abito, eravamo vicini. E lui disse: Va bene. Se vai lì, quando ti interrogano non cominciare a dire tutto. Racconta quello che è successo in quell'attimo. Tempo dopo mi accusò di aver detto delle bugie".

A differenza di quanto emerso in un primo momento, però, nel corso dell'audizione dello scorso luglio Calì ha spiegato che non è stato licenziato dopo la scomparsa di Mirella: "Me ne sono andato nel 1985, dopo essermi sposato, per un altro lavoro. Ma il rapporto di lavoro con loro era cambiato, era un po' più distaccato, forse perché pensavano che, avendo lavorato, lì io sapessi tutto. Ricordo che non parlavano mai in mia presenza – ha sottolineato – Non appena scomparsa Mirella, i De Vito si sono estraniati dal caso. Bastava un minimo aiuto in quel momento".

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