Commissione Orlandi Gregori, convocate le amiche di Emanuela e Mirella: perché sono “testimoni chiave”
Continuano le audizione della commissione bicamerale di inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due ragazze sparite nel maggio e nel giugno 1983. Dopo i familiari delle ragazzine e alcuni dei giornalisti che seguono il caso da decenni, i membri della commissione parlamentare hanno chiamato le amiche delle ragazze. La migliore amica e vicina di casa di Mirella Gregori, Sonia De Vito e due amiche di Emanuela Orlandi, Laura Casagrande, che frequentava la stessa scuola di musica e Cristina Franzè, un'altra dei contatti più stretti di Emanuela.
Sonia, l'amica di Mirella Gregori: "Teste chiave"
"Teste chiave". Così viene descritta l'amica Sonia dal vicepresidente di commissione Roberto Morassut. La donna è stata citata già nel corso della prima audizione dalla sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta. Da tempo la donna sostiene che, a suo avviso, l'amica del cuore della sorella potrebbe sapere più di quanto dice sulla sua scomparsa. "Impossibile che non sappia nulla – ha dichiarato anche in commissione – Per me questa è l'ultima spiaggia per sapere qualcosa, spero che possa dire qualcosa in più. Secondo me sapeva chi doveva incontrare Mirella. Non intendiamo accusarla, ma credo non abbia detto la verità".
Sonia è stata l'ultima persona ad aver visto Mirella: "Era la sua amica del cuore, deve averle detto qualcosa. Dal giorno della scomparsa di mia sorella non ha più messo piede in casa nostra, forse i suoi genitori non volevano. Ma può darsi che sia stata lei ad aver paura che sia stata minacciata. Per questo le chiedo chiarezza".
Le amiche di Emanuela Orlandi
Oltre a Sonia, sono state chiamate a parlare anche le due amiche di Emanuela, una delle quali frequentava con lei la scuola di musica in piazza Sant'Apollinare nell'istituto Tommaso Ludovico da Vittoria. Cioè l'ultimo luogo in cui Emanuela Orlandi è stata vista prima di scomparire nel nulla quasi quarantuno anni fa.
Il giorno della scomparsa Emanuela era in piazza Sant'Apollinare per la sua consueta lezione. Quel giorno, però, è arrivata in ritardo, quando la sua lezione di flauto era già iniziata. Poi ha seguito il corso di canto corale, lasciandolo poco prima del termine. Poco dopo, a poco a poco sono uscite tutte le sue amiche e sono andare verso la fermata dell'autobus.
Un racconto di quei momenti è stato fornito proprio dall'amica Laura, che ha sempre dichiarato che Emanuela si trovava dietro di lei, ad una ventina di metri di distanza. Alla fine di corso Rinascimento, però, quando si è voltata, Emanuela era sparita.
Emanuela aveva un segreto da dirmi
Nel 2022, oltre a Laura, altre amiche di Emanuela hanno deciso di dire ciò che sapevano sull'amica scomparsa. Fra loro anche una che ha deciso di restare anonima e che ha raccontato la sua versione nella docuserie di Netflix "Vatican Girl". Per la prima volta la donna ha dichiarato che Emanuela avrebbe avuto un segreto da dirle. Di lei non si conosce il nome. Ciò che è certo, però, è che in quell'ultimo incontro le aveva annunciato che presto si sarebbe confidata con lei.
"Durante una passeggiata nei giardini del Vaticano una persona molto vicina al Papa l'aveva infastidita, era un'attenzione sessuale – ha spiegato – Aveva paura e forse anche vergogna. Non ne ho mai parlato a nessuno prima d'ora, nessuno mi avrebbe creduto, eravamo solo due ragazzine. Poi mi chiamò e mi disse che aveva un segreto da rivelarmi non appena ci fossimo incontrate". Quel momento, però, non è mai arrivato.
Le prossime audizioni
Nel frattempo, nel ricordare il prossimo appuntamento per il 22 giugno 2024, data in cui, come ogni anno, è stato indetto il sit in in occasione dell'anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi, il fratello Pietro dice di sperare che vengano presto chiamati in commissione anche l'ex procuratore Giancarlo Capaldo, Domenico Giani, ex comandante della Gendarmeria vaticana e Francesca Chaouqui. E su Ali Agca, che ha chiesto alla commissione di essere ascoltato, ricorda l'incontro del 2010: "Mi ha raccontato la sua verità, ha detto che mi avrebbe inviato dei documenti che non sono mai arrivati: ma se può essere utile al caso, ascoltino quello che ha da dire".