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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Commissione Orlandi, chi è l’ex capitano dei carabinieri Mauro Obinu e cosa c’entra con Emanuela

Dalla scomparsa di Emanuela Orlandi al mancato blitz per Bernardo Provenzano. Chi è Mauro Obinu, ex Ros, che è stato convocato per martedì 15 aprile 2025.
A cura di Beatrice Tominic
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Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.
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Continuano le convocazioni in commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Nella giornata di martedì 15 aprile 2025 è stato convocato Mauro Obinu, capitano del Reparto operativo dei Carabinieri nel 1983, nell'anno in cui Orlandi e Gregori sono scomparsa, rispettivamente il 22 giugno e il 7 maggio.

Obinu, in particolare, si sarebbe occupato inizialmente del caso di scomparsa di Emanuela Orlandi. Il lavoro dei militari per un primo periodo ha affiancato quello della Squadra Mobile e degli agenti segreti nel corso delle ricerche. In particolare Obinu, all'epoca capitano del Reparto operativo dei Carabinieri, è stato fra i primi ad effettuare le indagini sul caso.

Cosa c'entra il capitano Mauro Obinu con Emanuela Orlandi

Lettere e telefonate anonime con presunti indirizzi e nominativi.sul caso di Emanuela Orlandi. È quanto arrivava, stando almeno al Rapporto Giudiziario dei Carabinieri alla Procura della Repubblica di Roma in data 25 luglio 1983, al Reparto Operativo dei carabinieri di Roma nell'ambito della scomparsa di Emanuela Orlandi. Esposti che, di volta in volta, sarebbero passati al vaglio dei carabinieri, dando sempre esito negativo  senza riuscire a fornire elementi utili al caso. Fra i militari chiamati ad effettuare le opportune modifiche, proprio Obinu.

Sul caso Orlandi, l'ex capitano dei carabinieri, si è già recentemente espresso, nella docu-serie Vatican Girl su Netflix. "Durante i primi accertamenti venimmo a sapere che due persone, un vigile urbano ed un poliziotto in pensione (rispettivamente Bruno Bosco, già convocato in commissione, e Alfredo Sambuco, ndr) avevano notato una ragazza simile a Emanuela che era stata avviata da una persona – spiega Obinu nella docu-serie – Era stata descritta come un uomo di circa 35-40 anni alto 1,80 circa che aveva parcheggiato la propria macchina descritta come una BMW di colore verde in corso Rinascimento, vicino a Palazzo Madama, il Senato".

Questi elementi hanno portato il capitano ad immaginare che potesse trattarsi dell'uomo dell'Avon. "In quel periodo diversi erano gli adolescenti che scomparivano e che tornavano a casa vivi poco dopo. La mia opinione personale fu che anche la sparizione della giovane Emanuela potesse rientrare in quella casistica. Non sapevamo ancora come sarebbe andata".

Chi è Mauro Obinu, il ruolo nel Ros dopo il caso Orlandi

Noto alle cronache per il mancato blitz a Bernardo Provenzano, Mauro Obinu ha rivestito la carica di colonnello e ha affiancato il comandante Mario Mori. Con quest'ultimo, che dal 2001 al 2006 è stato anche direttore del Sisde, anche loro citati spesso nell'ambito della scomparsa di Emanuela Orlandi, è finito a processo imputato per "favoreggiamento aggravato" a Cosa Nostra. Per Mori sono stati chiesti 9 anni, per Obinu 6: entrambi, alla fine, sono stati assolti.

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