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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Commissione d’inchiesta su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, arriva l’ok: unanime in Senato

Arrivato l’okay dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato per la commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, senza emendamenti.
A cura di Beatrice Tominic
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Arrivato l'okay unanime all'istituzione della commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori da parte della commissione Affari Costituzionali del Senato. Si attende il voto definitivo in aula in Senato. L'okay è arrivato oggi, martedì 27 giugno 2023, durante la commissione Affari Costituzionali del Senato. La commissione ha dato mandato al relatore Andrea de Priamo di riferire in Aula.

Non ha tardato ad arrivare il commento del fratello di Emanuela Orlandi, Pietro: "Siamo molto contenti per quanto accaduto oggi in Senato. La ricerca della verità e della giustizia appartiene a tutti gli uomini di buona volontà e oggi il Senato ha dato prova di volere chiarezza e trasparenza sulla vicenda di Emanuela. Adesso che si vada subito in aula". Il voto unanime del Senato arriva ad appena due giorni dall'Angelus in cui papa Francesco ha ricordato Emanuela, esprimendo vicinanza nei confronti della famiglia, dopo qualche giorno dal quarantesimo anniversario della scomparsa.

La sorella di Mirella Gregori: "Non riesco a crederci"

"Non riesco a crederci. L'appello fatto oggi dai legali ai politici di farsi forza e coraggio, di andare avanti e non fermarsi, ha fatto breccia nelle loro coscienze – ha dichiarato invece la sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta – Sono veramente contenta". Un risultato per alcuni insperato quello che ha portato al voto unanime in Senato per la commissione bicamerale di inchiesta che, dopo l'accordo della Camera, dove è stata approvato immediatamente con voto unanime, è rimasta in stallo per più sedute, con emendamenti e politici perplessi.

Le reazioni dei politici

"L'approvazione unanime e senza emendamenti è un atto saggio e rende al Parlamento il senso della sua piena dignità e autonomia – ha dichiarato Roberto Morassut, primo firmatario della bicamerale – Ora il Parlamento può mettersi presto al lavoro, collaborando con gli origani della giustizia italiana e vaticana. Può e deve farlo con equilibrio, saggezza, rigore e autorevolezza. Sarà un grande passo avanti per tutti e una pagina di giustizia. Mettendo da parte esibizionisti, profittatori, depistatori e ingannatori". Qualora non fossero arrivati a questa decisione, aveva spiegato a Fanpage.it, sarebbe stato un "autogol per il Parlamento", che avrebbe manifestato debolezza.

Simona Malpezzi, senatrice del Partito Democratico, su Twitter ha invece scritto: "Adesso occorre procedere velocemente alla calendarizzaizone per l'aula. Dobbiamo impegnarci tutti perché i lavori della commissione inizino nel più breve tempo possibile".

Sempre mezzo social, stavolta su Facebook, è arrivato il commento di Dario Parrini, il ice presidente della Commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama: "Sono state settimane difficili. Si è temuto che fosse in atto un tentativo di ostacolare bruscamente la ricerca della verità su una vera e propria tragedia, ma per fortuna non è andata così – ha spiegato – Finalmente oggi la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha compiuto il suo dovere: il relatore ha ritirato gli emendamenti e abbiamo votato all'unanimità il testo già approvato alla Camera. Ora per l'avvio della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori manca solo il voto dell'aula del Senato. Il Pd si batterà perché si calendarizzi in tempi brevissimi".

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