Comincia il processo per l’uomo che avrebbe venduto la droga a Libero De Rienzo, morto per overdose
È stata fissata per il prossimo 6 aprile la prima udienza del processo nei confronti del 32enne Mustafa Minte Lamin. Il gambiano è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Roma con l'accusa di detenzione e cessione di stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato di aver venduto la droga a Libero De Rienzo. L'attore è morto per overdose a luglio scorso. Stando alle ricostruzioni dei pm, l'uomo avrebbe venduto sostanze stupefacenti anche ad altre cinque persone. Per gli inquirenti ad aver causato la morte dell'attore napoletano è stata proprio l'eroina che gli sarebbe stata venduta dal gambiano. Insomma, nelle parole dell'accusa, ci sarebbe "un nesso causale" tra la morte di De Rienzo e la cessione di droga da parte del 32enne.
La morte di Libero De Rienzo
L'attore è stato trovato morto a luglio nel suo appartamento in via Madonna del Riposo a Roma. Secondo l'autopsia De Rienzo è morto a causa di un "arresto cardiorespiratorio per intossicazione acuta mortale da eroina". Sul cadavere sono state trovate tracce di eroina. Il pusher è stato rintracciato grazie ai messaggi trovati all'interno del telefono dell'attore: in quelle conversazioni c'è la prova dell'acquisto della sostanza stupefacente da parte di De Rienzo.
I messaggi su Whatsapp
Libero De Rienzo avrebbe contattato lo spacciatore tramite Whatsapp. Questa la conversazione con un amico che gli aveva dato il numero: "Oh prima mi ha risposto, mi ha detto non prima delle 3, le 4 mo lo sto a chiamà a rotella e non mi risponde… vuoi provare a chiamarlo te?". "Oh ci penso io… ma tra l'altro io mi rubo una cosetta e il resto te la lascio…", avrebbe risposto a De Rienzo. L'analisi dei tabulati proverebbe la presenza dello spacciatore nei pressi della casa dell'attore proprio nel pomeriggio del 14 luglio, giorno in cui De Rienzo è stato trovato morto.