Come si vota alle elezioni regionali del Lazio: la legge elettorale
Nel Lazio si voterà per l'elezione del presidente della Regione e dei 50 consiglieri regionali nelle giornate di domenica 12 febbraio, dalle 7 alle 23, e lunedì 13 febbraio 2023, dalle 7 alle 15. Ma con quale legge elettorale i cittadini potranno esprimere la loro preferenza? Innanzitutto si tratta di una legge elettorale a turno unico, cioè senza ballottaggio. Il meccanismo, come si legge sul sito del Consiglio della Regione Lazio, è disciplinato dalla legge 2 del 2005, modificata con legge regionale 10 del 2017, che ha introdotto importanti novità come la parità di genere nell'espressione delle preferenze.
Come viene eletto il Presidente di Regione: la scheda elettorale
La legge elettorale attribuisce l'80 per cento dei seggi del consiglio regionale con un meccanismo proporzionale con voto di preferenza e il 20 per cento con un metodo maggioritario plurinominale. La scheda è di colore verde. L'elettore può votare soltanto per il candidato presidente, e in questo caso il voto non si estende alle liste ad egli collegate, oppure può votare soltanto per una delle liste collegate, e in questo caso il voto si estende al candidato. Ovviamente l'elettore può votare sia per la lista che per il candidato presidente ad essa collegato, ma può anche esercitare il cosiddetto ‘voto disgiunto', cioè votare per un candidato presidente, ma barrare anche una lista non collegata a lui.
Quante preferenze si possono esprimere
Un cittadino può inoltre esprimere una o due preferenze, scrivendo a fianco della lista il cognome dei candidati scelti, che però devono essere obbligatoriamente uno di genere maschile e l'altra di genere femminile. Se l'elettore votasse due uomini o due donne, verrebbe annullata la seconda preferenza.
I seggi per circoscrizione: l'elezione dei consiglieri
Il Lazio è stato diviso in cinque circoscrizioni: Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e Città metropolitana di Roma. I seggi saranno assegnati in proporzione alla popolazione risultata residente nell'ultimo censimento. È evidente, quindi, che a Roma risulteranno eletti in proporzione più consiglieri, ma una delle novità introdotte nel 2017 è proprio la garanzia dell'elezione di almeno un consigliere per ogni circoscrizione.
Quattro quinti dei consiglieri, quaranta, vengono eletti con metodo proporzionale e premiando, ovviamente, i consiglieri che hanno ottenuto più preferenze. La principale novità introdotta nel 2017 riguarda l'attribuzione dei restanti dieci consiglieri regionali. Fino al 2017, infatti, esisteva il cosiddetto ‘listino', cioè un elenco bloccato di 10 candidati consiglieri eletti automaticamente in caso di vittoria del candidato presidente collegato ad essi. Con l'abolizione del listino, i 10 consiglieri restanti vengono attribuiti come premio di maggioranza per arrivare al 60 per cento dei seggi, cioè 30. Il premio di maggioranza, in altre parole, consiste nell'assegnare alle liste collegate al candidato presidente vincente il numero di seggi necessari a raggiungere la soglia dei 30 consiglieri. Una volta raggiunta questa soglia, il resto dei seggi verrà assegnato alla minoranza. Per raggiungere il 60 per cento non è possibile utilizzare come premio di maggioranza più di un quinto dei seggi (10 consiglieri).