Come sarà il nuovo ospedale Tiburtino: 347 posti letto e 205 milioni di investimento
Trecentoquarantasette posti letto, una superficie complessiva di 87mila metri quadrati, otto sale operatorie e un investimento di 205 milioni di euro. Sono i numeri del NOT, Nuovo Ospedale Tiburtino, che è stato approvato e finanziato dalla Regione Lazio. Verrà costruito in via Cesurni a Tivoli Terme su terreni di proprietà della Asl Roma 5. L'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha dichiarato che si tratta di "una grande sfida, un'opera strategica per il quadrante est". La nuova struttura sarà vicina sia alla ferrovia che all'autostrada, servirà la zona di Tivoli, quella di Guidonia e aiuterà a decongestionare l'ospedale Sandro Pertini di Roma. È stato pensato, spiega la Asl Roma 5, come una piastra circolare in cui ci saranno i servizi dedicati all'emergenza. Essa sarà "stretta come in un abbraccio dalla struttura di degenza e servizi, che a loro volta si svilupperanno secondo una precisa gradualità orizzontale in sintonia con l’intensità di cura prestata". Una torre ospiterà i reparti delle malattie infettive e sistemi di bio-contenimento. Ai piani inferiori, invece, ci saranno l'accettazione e i servizi ambulatoriali. Per fare un confronto, il nuovo ospedale si svilupperà su 87mila metri quadrati, mentre un altro nosocomio di recente costruzione in provincia di Roma, il nuovo ospedale dei Castelli Romani, occupa una superficie coperta di 60mila metri quadrati.
"Il nuovo ospedale introdurrà standard qualitativi e quantitativi, ambientali, impiantistici e tecnologici in grado di garantire elevati livelli prestazionali in relazione al comfort sanitario, alla funzionalità ed alla sicurezza alla sostenibilità. L'assetto distributivo della struttura sanitaria sarà caratterizzato inoltre dall'articolazione in aree funzionali interconnesse secondo criteri di estrema flessibilità. Il progetto prevederà un alto livello di efficienza ed umanizzazione dove l'uomo sarà posto al centro delle attività da svolgere. Sarà un ospedale ecosostenibile, flessibile, in grado di affrontare le sfide che oggi con drammaticità stanno investendo la Sanità mondiale", ha dichiarato nel corso della presentazione il direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito.