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Notizie sull'incendio a Malagrotta a Roma

Com’è la qualità dell’aria a Roma dopo l’incendio alla discarica di Malagrotta

I dati saranno disponibili nei prossimi giorni e nel frattempo non si registrano situazioni anomale. Ma i cittadini denunciano sui social “puzza di bruciato e aria irrespirabile”.
A cura di Beatrice Tominic
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A quasi due giorni dallo scoppio dell'incendio nella ex discarica di Malagrotta, che ha colpito il Tmb2 dell'impianto, le autorità della capitale e della regione si stanno organizzando per cercare di evitare una nuova emergenza rifiuti. Nel frattempo, però, i dati sulla qualità dell'aria sono ancora stati resi noti solo in parte: già nella serata di mercoledì 15 giugno, Arpa, Agenzia Regionale Protezione Ambientale, del Lazio ha iniziato a raccoglierli con una maggiore attenzione e costanza.

Le dichiarazioni di Gualtieri sui primi dati Arpa

Secondo quanto ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, però, i primi dati rilevati da Arpa sulla qualità dell'aria nelle zone più vicine a quella colpita non sarebbero allarmanti: "Posso anticipare i primi dati che Arpa ci ha inviato relativi alle centraline di monitoraggio fisse nell'arco di due chilometri e mezzo – ha spiegato il primo cittadino – Le centraline hanno analizzato le polveri e fortunatamente non indicano al momento nessun superamento dei limiti di legge. Avremo i dati entro 48 ore. In ogni caso in via precauzionale ho emanato un'ordinanza per la chiusura degli asili nell'area di 6 chilometri".

Dati attesi anche a Fiumicino

Nella stessa giornata di ieri, anche il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha dichiarato di essere in attesa dei dati dell'Arpa. Anche lui, però, ha potuto anticipare che, in merito al particolato PM10 e PM2.5, non si sono registrati incrementi rispetto ai giorni precedenti e che non sono emersi, durante le analisi, superamenti del limite giornaliero di PM10 che non deve essere oltre i 50 µg/m3. Quello effettuato fino ad ora, però, come ha specificato lo stesso sindaco della località del litorale romano, si tratta di un rilevamento generale e preliminare: i dati della centralina installata nella zona di Parco Leonardo, saranno disponibili entro sabato prossimo.

Ancora odore di bruciato nella città di Roma

Intanto cittadini e cittadine continuano a denunciare sui social il forte odore acro di bruciato. Numerose segnalazioni, ad esempio, riguardano la zona dell'Aurelio, nel quartiere di Casalotti, in quello di Torrevecchia e via Boccea, ma anche in via Cola di Rienzo e Baldo degli Ubaldi. "Se il vento va verso Roma centro, in poco tempo i fumi arrivano in Prati Trionfale", prova a spiegare qualche utente commentando sotto ai post che segnalano puzza di bruciato e aria irrespirabile.

Dove andranno i rifiuti di Roma

Mentre continuano i monitoraggi dell'aria nella capitale, le autorità stanno cercando una soluzione per evitare che Roma venga colpita da una nuova emergenza rifiuti.

"Rida di Aprilia ha già dato disponibilità positive per quantità importanti di rifiuti da trattare. Contiamo di recuperare così, e con la riapertura del Tmb 1, quanto perso dal Tmb 2 di Malagrotta – ha spiegato il sindaco Gualtieri che, però, ha anche ammesso – Nelle prossime ore ci sarà un impatto: abbiamo capacità di raccolta minore. Naturalmente quanto più saremo in grado di trovare trasferenze temporanee tanto più assorbiremo questo impatto."

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