Come funziona la truffa del finto “guru” che promette metodi per diventare ricchi in cambio di denaro
Impartiva lezioni e conferenze tramite la sua piattaforma "TFG Accademia di strategia di ricchezza", promettendo di insegnare metodi per diventare ricchi. In cambio a chi aderiva all'iniziativa chiedeva cospicui bonifici da versare su conti a lui intestati. I carabinieri della Stazione di Roma La Storta nei giorni scorsi hanno denunciato in stato di libertà un uomo di cinquantanove anni per il reato di truffa. Sui suoi conti risultano movimenti di circa un milione di euro, per un totale di circa 421 mila euro.
Come funzionavano le truffe
L'intervento si inserisce al termine di una specifica attività d'indagine, che ha come scopo il contrasto del fenomeno delle cosiddette "truffe online", ossia perpetrate attraverso internet. Secondo quanto emerso in sede d'indagine l'uomo, indossando una parrucca per camuffarsi, attraverso la sua piattaforma di investimento online chiamata appunto "TFG Accademia di strategia di ricchezza", prometteva ai suoi aspitanti allievi d'insegnare come diventare ricchi.
Che lo avrebbe fatto spiegandogli metodi infallibili da mettere in atto, per far crescere il proprio capitale di partenza, per arrivare a mettere nel tempo uno zero dietro all'altro. In camio però prima i clienti avrebbero dovuto pagare i suoi corsi, facendogli dei bonifici suiu suoi conti.
Otto le vittime spinte a versare soldi
Nella rete del cinquantanovenne sono finite otto vittime, sparse in tutta Italia. Persone di diversa età le quali, incuriosite dalla prospettiva di guadagno, si sono approcciate ai suoi corsi. A spingerle sono state principalmente le condizioni economiche precarie che si trovavano a vivere, in quanto l'uomo faceva leva sui loro bisogni e le truffava, promettendo obiettivi di fatto irrealizzabili.
Tramite lezioni e conferenze online infatti assicurava ai clienti investimenti di trading sicuri e ad alto rendimento. Così le vittime,"ingolosite" dai soldi che lui gli faceva credere che avrebbero ottenuto, erano spinte a versare somme di denaro. Fino a quando non sono partite le denunce e il quarantanovenne ora deve rispondere dell'accusa di truffa che gli è stata contestata.