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Come funziona il famoso termovalorizzatore con pista da sci, visitato da Gualtieri a Copenaghen

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha visitato il termovalorizzatore di Copenaghen, famoso perché sul tetto c’è anche una pista da sci.
A cura di Enrico Tata
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Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha visitato il termovalorizzatore di Copenaghen, capitale della Danimarca. L'Amager Bakke (Collina di Amager), uno degli impianti più innovativi nel suo genere, è stato inaugurato il 30 marzo del 2017 ed è conosciuto nel mondo anche perché sul tetto c'è una pista da sci sull'erba.

"Ha questa famosissima pista da sci sul tetto, molto utilizzata, ci sono spazi per i giochi dei bambini, è una vera attrazione, tanto è vero che, mi ha spiegato il direttore, le case più sono vicine e più costano, perché è considerato un vantaggio avere la casa qua vicino", ha spiegato Gualtieri in un video pubblicato su Instagram.

Secondo il sindaco l'impianto è "davvero avanzatissimo dal punto di vista tecnologico, non si sente alcun odore, è un luogo di incontro per le persone, per le famiglie, per i bambini, produce sia elettricità che calore per riscaldare le case di Copenaghen". 

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Il termovalorizzatore, ha spiegato ancora Gualtieri, "è l'alternativa alla discarica, perché il residuo indifferenziato se non va in termovalorizzazione va in discarica, con un consumo di suolo con danni permanenti all'ambiente. Invece qui dall'indifferenziato si ricava energia. È la soluzione più amica dell'ambiente, più efficiente e quella più coerente con un livello altissimo di raccolta differenziata".

Il sindaco ha detto che il termovalorizzatore di Roma sarà molto simile a quello danese. Nell'impianto di Copenaghen vengono trattate ogni anno circa 560mila tonnellate di rifiuti per produrre energia e riscaldamento per 90mila famiglie. Secondo il progetto di Acea, nel termovalorizzatore di Roma saranno utilizzate 600mila tonnellate di indifferenziato. Un'altra similitudine tra i due impianti è il recupero dell'anidride carbonica: durante la combustione dei rifiuti, dal camino escono vapore e C02, ma a Copenaghen come a Roma sono previsti impianti che riescono a catturare gran parte dell'anidride carbonica emessa.

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Il termovalorizzatore di Copenaghen in pratica riceve rifiuti da circa 600mila cittadini e 68mila aziende. Ogni giorno, in pratica, l'impianto riceve tra i 250 e i 300 camion pieni di rifiuti indifferenziati.

Ma che fine fanno le scorie? Quando i rifiuti vengono bruciati, il 17 per cento circa del peso iniziale rimane come scoria. Si tratta di ceneri, ghiaia, sabbia e metalli. Queste scorie, si legge sul sito del termovalorizzatore di Copenaghen, "vengono raccolte in un silo separato e trasportate ad un impianto di smistamento. Qui viene rivoltato e annaffiato per 3-4 mesi. Questo processo è chiamato maturazione". Dopo questo processo i metalli vengono selezionati e riciclati (per 200 chili di scorie si possono separare e riutilizzare tra i 10 e i 15 chili di metallo). Le restanti scorie vengono setacciate i modo che abbiano le stesse proprietà della ghiaia.

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Quanto alla famosa pista da sci, la ‘CopenHill', è lunga 450 metri ed è la più ripida al mondo nel suo genere. La parte superiore della pista è destinata a sciatori esperti, mentre quella centrale e inferiore è destinata a principianti e bambini. Ci sono quattro impianti di risalita, un percorso di slalom, un parco freestyle e un'area per bambini. Sul tetto ci sono addirittura un sentiero per trekking e corsa e la parte da arrampicata più alta del mondo con i suoi 85 metri. In cima alla collina c'è un ristorante e in basso c'è una caffetteria e un centro di noleggio sci.

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