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Come diventa la piazza del Mausoleo di Augusto: “È il più grande cantiere archeologico mai aperto a Roma”

Il Mausoleo di Augusto e piazza Augusto Imperatore sono attualmente al centro di un imponente progetto di restauro e riqualificazione che darà un volto nuovo a un monumento così importante, ma per troppo tempo dimenticato. I lavori del primo lotto termineranno entro il 2024, in tempo per l’inizio del Giubileo.
A cura di Enrico Tata
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È il più grande cantiere archeologico che sia mai stato aperto a Roma. La zona del Mausoleo di Augusto in piazza Augusto Imperatore è estesa sei volte quella di largo Argentina. Un'area, ha ricordato il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, "con una enorme complessità, dovuta ai numerosi ritrovamenti archeologici, testimonianza dei diversi interventi urbanistici che hanno interessato l’area nel corso dei secoli".

Il Mausoleo e la piazza sono attualmente al centro di un imponente progetto di restauro e riqualificazione che darà un volto nuovo a un monumento così importante, ma per troppo tempo dimenticato, destinato per decenni "a una condizione di isolamento decontestualizzato, accentuato dalla disparità di quota tra la parte antica e moderna".

Come diventerà piazza Augusto Imperatore

Il primo lotto di interventi sulla piazza, i cui lavori termineranno entro la fine del 2024, prevede la riqualificazione della zona meridionale, con la realizzazione di due cordonate che collegheranno la piazza alla zona archeologica di accesso al mausoleo. Sarà realizzata una caffetteria, info point all'estremità meridionale e saranno realizzati diversi importanti lavori infrastrutturali,  "quali il consolidamento del terrapieno di fondazione della chiesa di San Rocco e del pilone del passetto tra questa e la chiesa di San Girolamo dei Croati; la realizzazione della rete fognaria dell’intera area e di un nuovo impianto di sollevamento delle acque meteoriche collegato alla fognatura esistente in Via di Ripetta".

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"Restituiamo alla città e al mondo intero una meraviglia nascosta, uno dei luoghi più belli dell'antica Roma. Non avere a Roma il Mausoleo di Augusto accessibile e integrato con la città rappresentava una specie di buco nero perché parliamo di uno dei monumenti più importanti della città e del mondo intero. Siamo già a buon punto con la risistemazione della piazza per riconnettere la quota contemporanea con quella antica, dove le persone potranno trovare anche una caffetteria e un infopoint. I lavori di questa prima parte si concluderanno entro la fine dell'anno, ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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L'importanza del Mausoleo di Augusto

Si tratta del più grande sepolcro circolare conosciuto, molto più grande del sepolcro di Adriano (attuale Castel Sant'Angelo). La sua mole uguagliava quasi la vetta del Pincio ed era collocato vicino al Tevere proprio per essere visibile da gran parte della città. Fu costruito nel 28 avanti Cristo, subito dopo la vittoria nella battaglia di Azio combattuta nel 31 a.C. contro Marco Antonio e Cleopatra, quando Ottaviano aveva solo trentacinque anni. Tra il 13 e il 9 avanti Cristo il progetto fu completato con la costruzione dell'ara Pacis.

Nel medioevo il monumento comincia a trasformarsi, con i marmi ridotti in calce e utilizzati come materiali da costruzioni. Nel XVI secolo la famiglia Soderini, proprietaria del Mausoleo, edifica un palazzo a nord del monumento e allestisce all'interno del sepolcro un giardino all'italiana. Nel Settecento il palazzo e il Mausoleo diventano proprietà dei marchesi Correa: il giardino cade in abbandono e all'interno del complesso viene allestito un anfiteatro. Dal 1802 il sepolcro è ormai noto come anfiteatro Correa e nel 1907 diventa proprietà del Comune di Roma e viene trasformato in sala per concerti, denominata Auditorium Augusteo. Un'attività che termina nel 1936, quando Mussolini inizia la demolizione della cupola per recuperare l'originario sepolcro imperiale. I restauri vengono interrotti per la Seconda Guerra Mondiale e poi ultimati nei primi anni '50.

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