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Colpito col machete dal datore di lavoro: “Mi voleva ammazzare, diceva che non mi voleva dare ‘na lira”

“Mi diceva Devi morire, Non ti do ‘na lira”, ha raccontato l’idraulico aggredito dal datore di lavoro per 1600 euro.
A cura di Beatrice Tominic
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L'idraulico colpito in testa dal datore di lavoro col machete intervistato a La Vita in Diretta.
L'idraulico colpito in testa dal datore di lavoro col machete intervistato a La Vita in Diretta.

"Mi ha colpito non appena gli ho aperto il cancello. All'inizio non ho capito neppure si trattasse di un machete". Queste le parole dell'idraulico che è stato aggredito nei giorni scorsi dall'ex datore di lavoro dopo che gli aveva chiesto lo stipendio arretrato, circa 1600 euro. "Diceva Devi morire – continua – E che non mi avrebbe pagato".

Il colpo di machete in testa e l'aggressione

Era tornato a casa da una decina di minuti quando è arrivata la chiamata del datore di lavoro che gli diceva che presto sarebbe passato a casa sua. Un'ottima notizia, secondo lui e sua moglie: i due pensavano, infatti, che avrebbe portato i soldi che gli doveva per il lavoro di idraulico svolto precedentemente, circa 1600 euro.L'idraulico, sebbene non fosse mai stato regolarizzato, aveva lavorato per l'uomo per sei mesi circa: da parte del datore di lavoro c'è stato un ammanco di circa 1600 euro. L'idraulico non li aveva mai ricevuti, nonostante il lavoro svolto.

Non appena arrivato, però, una volta aperto il cancello, l'uomo ha colpito l'idraulico con un machete alla testa e poi ha continuato a scagliarsi su di lui ferendolo anche alle braccia. L'idraulico colpito, intervistato da La Vita in Diretta mentre si trovava ancora sul letto di ospedale, ha raccontato l'accaduto ripercorrendo l'aggressione.

"Non appena ho aperto il cancello, mi ha dato una botta in testa". D'istinto ha poi provato a spingerlo all'indietro. "Non mi ero accorto che era un machete. Io intanto ho iniziato a sanguinare, lui ha iniziato ad inveirmi addosso in tutte le maniere: Non ti do una lira, Da me non avrai un euro. Mi ha detto Devi morire".

Aggredito dal datore di lavoro, viene salvato dalla sorella

Non appena aggredito, l'idraulico ha iniziato ad urlare. "Aiuto, mi sta ammazzando". E la donna è intervenuta in suo soccorso. "Il mio compagno l'ha tirato dentro casa nostra, io sono corsa da lui e ho tamponato dove aveva sangue, soprattutto in testa. Gli abbiamo salvato la vita. Mi ha ringraziato. Ma lui per me è la persona più importante".

In ospedale, intanto, l'idraulico osserva le ferite riportate: "Ho una lastra di ferro sul braccio, qui sono aperto e mi hanno chiuso con i chiodi. Mi ha aperto in due anche qui", continua, indicandosi il dito. "Non è una cosa normale per 1600 euro. Che, fra l'altro, lui doveva dare a me per aver lavorato".

Il datore di lavoro arrestato

Non appena salvato il fratello, sono stati immediatamente allertati i soccorsi, arrivati sul posto poco dopo. Gli operatori del personale sanitario del 118 hanno provveduto a prestare le prime cure all'idraulico, trasferito d'urgenza in ospedale. Nel frattempo il datore di lavoro è stato arrestato.Come precisato dalla trasmissione televisiva, ora si trova in carcere con l'accusa di tentato omicidio.

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