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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Colleferro, in migliaia alla fiaccolata con magliette bianche e striscioni: “Giustizia per Willy”

Colleferro stasera è stata illuminata da una fiaccolata in onore di Willy Monteiro Duarte, il ventunenne ucciso di botte la notte tra il 5 e 6 settembre. Migliaia di persone hanno sfilato in un corteo in maglietta bianca. Un amico: “Quella sera Willy non doveva essere solo, saremmo dovuti stare dietro a lui”.
A cura di Alessandro Coltré
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In migliaia hanno partecipato alla fiaccolata in memoria di Willy Monteiro Duarte che si è svolta stasera, mercoledì 16 settembre, a Colleferro. Un fiume in piena colorato di bianco ha attraversato la città: le persone si sono date appuntamento alle ore 20.30 al Parco del Castello Vecchio, per ricordare il ventunenne di Paliano ucciso a di botte la notte tra il 5 e 6 settembre. Il corteo ha riempito le strade con in testa lo striscione "Giustizia per Willy", dietro tantissimi giovani con la t-shirt bianca ad omaggiare l'usanza capoverdiana: il bianco è infatti il simbolo di un lutto giovanile. La fiaccolata ha occupato il Corso della città e, passando per largo Oberdan, luogo dove è stato ucciso Willy, ha raggiunto Piazza Italia. Presenti al corteo i sindaci di Colleferro, Paliano, Artena, Valmontone, insieme a molti altri primi cittadini della zona e ai consiglieri regionali Marta Bonafoni e Eleonora Mattia. Vicino allo striscione c'erano anche il papà di Willy, Armando, la sorella Milena e molti amici di Paliano. Pochi gli interventi sul palco, molta la commozione e la voglia di rimanere in silenzio per ricordare un ragazzo che con il suo gesto sta diventando un esempio di coraggio per tutta la comunità.

Un amico di Willy: "Dovevamo essere tutti con lui"

Un amico di Willy che andava a scuola con lui ha tenuto un discorso sul palco: "Da quando ho avuto la notizia fino ad oggi mi hanno chiesto varie volte ‘come stai'? Non ho avuto altre parole se non ‘sono scioccato'. Sono scioccato perché Willy non è morto, Willy è stato ammazzato, non è stato ammazzato solo da quattro delinquenti, è stato ucciso anche da una società che non si è posta come obiettivo primario insegnare la solidarietà. Willy quella sera non doveva essere solo, ma doveva avere dietro noi a sostenerlo per fargli capire che ciò che stava facendo non era solo giusto ma anche normale. Ora Willy non c'è più, facciamo in modo che il suo sacrificio non sia stato vano".

Il sindaco di Paliano: "Intitoleremo il parco pubblico a Willy"

"Vogliamo intitolare a Willy il più grande parco pubblico della nostra città, a pochi metri di distanza dalla sua casa e dove da bambino trascorreva intere giornate – ha detto il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, nel corso della serata – La comunità intera è scossa, ma supereremo questo momento di grande dolore insieme alla famiglia. Dobbiamo abbandonare i sentimenti di rabbia e violenza, riscoprire l'amore, l'amicizia e ripartire dalla famiglia".

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