Cocaina, mefedrone, crystal, e crack da Berlino a Roma: la droga nelle scatolette di tonno

Utilizzavano delle scatolette di tonno per trasportare la droga da Berlino a Roma. Cocaina, mefedrone, crystal, Lsd e crack, viaggiavano all'interno dei contenitori di alluminio, impilate le une sulle altre. Fiumi di sostanze stupefacenti di vario tipo, che erano destinate a rifornire il mercato della Capitale. Ad occuparsene cinque corrieri romani, di età compresa tra i venticinque e i trentacinque anni.
Gli uomini della Polizia di frontiera del Leonardo da Vinci di Fiumicino ne hanno individuato e arrestato uno lo scorso martedì 31 agosto in aeroporto, accusato di spaccio internazionale di stupefacenti. Gli agenti lo hanno perquisito, addosso aveva dosi di droga già confezionate e pronte per essere vendute. Altra droga è stata invece rinvenuta a Berlino. Le indagini proseguono.
La droga viaggiava da Roma a Berlino nelle scatolette di tonno
I corrieri operavano secondo un piano ben collaudato, grazie al quale si sentivano sicuri di non essere scoperti e che nel tempo aveva dato vita ad un fiorente traffico. Le scatolette di tonno all'interno delle quali nascondevano la sostanza stupefacente durante i loro viaggi sembravano perfettamente sigillate e nulla da un controllo esterno ad occhio nudo avrebbe fatto pensare che in esse non ci fosse pesce. La base operativa era in un appartamento di piazza Kreuzberg a Berlino. Da lì i corrieri partivano per portare la droga a Roma.
Ad insospettire la Polaria sono stati i viaggi di quello che poi si è rivelato essere uno dei corrieri, il quale erano sempre più frequenti. I poliziotti lo hanno monitorato per mesi, fino all'arresto dei martedì, quando lo hanno scoperto con la droga. Le indagini sono state svolte parallelamente con la la polizia tedesca – Polizei – che ha fatto irruzione nell'appartamento di Berlino, all'interno del quale ha trovato già confezionata la sostanza stupefacente.