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Cocaina dal gommista, al ristorante o a domicilio col corriere: 14 arresti

Una rete di spacciatori si nascondeva dietro le consegne della droga dal gommista o al ristorante tra Montespaccato e Primavalle. Grazie al corriere di una ditta di trasporti, la cocaina arrivava direttamente a domicilio.
A cura di Alessia Rabbai
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La consegna della droga a domicilio
La consegna della droga a domicilio

Consegnavano la droga dal gommista, al ristorante, presso altre attività commerciali, oppure direttamente a domicilio. I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno dato esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare nei confronti di quattordici persone, gravemente indiziate in concorso, per spaccio e detenzione ai fini di spaccio grosse quantità di cocaina, tra Montespaccato e Primavalle. Sette sono finite ai domiciliari, per due c'è l'obbligo di dimora con divieto di uscire di casa in ore notturne, per altre due il divieto di dimora e per tre l'obbligo di presentazione in caserma. Un'operazione quella svolta all'alba di oggi, martedì 25 giugno, che ha visto impegnati ben cinquanta militari. A stabilire il provvedimento è stato il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma, che ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura.

Una rete di pusher itinerante per la compravendita della droga

I fatti risalgono all'arco temporale compreso tra marzo e settembre 2023 e si sono verificati nel quadrante Nord-Ovest della Capitale. Dalle indagini fatte dai militari dell'Arma coordinati dalla Procura è emersa una rete di spacciatori, che si occupavano della compravendita della droga. Il metodo era itinerante e allo stesso tempo ben collaudato: la cocaina veniva consegnata direttamente negli esercizi commericiali degli indagati, come ad esempio in ristoranti o dal gommista e anche a domicilio.

La droga consegnata da un corriere

Ad occuparsi delle consegne a domicilio nello specifico era uno degli indagati, incensurato e insospettabile, impegato in una nota ditta di trasporti. La sua immagine faceva sentire gli indagati ancor più convinti del fatto che nessuno avrebbe scoperto il loro piano. E invece non è stato così. Oltre alle normali consegne durante l’orario di lavoro, con il furgone aziendale portava a destinazione anche la droga.

Le indagini

I carabinieri durante le operazioni
I carabinieri durante le operazioni

Le indagini svolte dai carabinieri del Comando provinciale di Roma e dirette dalla Procura si sono svolte con intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi del traffico telefonico e telematico, attività di video osservazione e pedinamento degli indagati. Tutte queste tecniche hanno permesso agli investigatori di raccogliere gravi elementi indiziari sulla rete di pusher e sulle consegne dello stupefacente. Concluse le verifiche necessarie, la Procura ha chiesto al gip e ottenuto le misure di custodia cautelare nei confronti dei quattordici indagati, che dovranno rispondere delle accuse a proprio carico.

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