Claudio D’Alessio smentisce le accuse: “Picchiavo la colf? Per me era una madre, vuole solo i soldi”
"Non sono mai stato accusato di schiavitù, non esiste questa accusa. E non è vero nemmeno che io ho aggredito la mia collaboratrice domestica, tra me e lei non c'è mai stata nessuna colluttazione. L'unica cosa che ho fatto è stata strapparle una sedia dalle mani dopo che l'aveva sollevata per lanciarla a me e Nicole, e lei è caduta. Tutta questa storia è stata montata per un livido dietro al braccio che si è procurata cadendo, e la sta portando avanti solo per avere un risarcimento più alto". A parlare a Fanpage.it è Claudio D'Alessio, figlio del noto cantante napoletano accusato dalla sua ex domestica di averla maltrattata e fatta lavorare in condizioni impossibili. "Non è mai successo niente di tutto quello che dice – continua – Io l'ho trattata non bene, ma come una madre. C'era molto affetto nei suoi confronti, abbiamo festeggiato insieme il suo compleanno con torta e champagne, e spesso regalavo i miei vestiti al figlio. Queste falsità si stanno ripercuotendo sul mio lavoro e sulla mia famiglia, e non va bene". D'Alessio è stato ascoltato dal pubblico ministero la scorsa settimana. "Sulla base delle mie dichiarazioni il giudice ha deciso di spostare la sentenza a settembre. Ed è stata la prima volta che ho parlato in sette anni".
"Abitavo in una casa ai Parioli e avevo bisogno di una collaboratrice domestica, Un amico mi aveva consigliato questa signora, che ho poi assunto in nero perché me lo aveva chiesto lei al fine di continuare a percepire la disoccupazione. E ammetto di aver sbagliato. Ha vissuto da me sei mesi e non è mai stata in una soffitta. Mi sono privato del terrazzo di casa per darle l'attico con camera da letto e angolo cottura e farle avere la sua privacy totale". Claudio D'Alessio ha dichiarato che prima andava tutto bene, poi le cose sono cambiate quando la donna ha conosciuto un uomo. "Negli ultimi tempi aveva iniziato a frequentare questa persona e ho notato un cambiamento nel suo atteggiamento, al punto che il mio amico mi consigliò di interrompere i rapporti. Scettico di questa cosa le aumentai lo stipendio di 200 euro. Poi arrivò quella sera".
Ed è qui che le versioni dei due divergono. La domestica sostiene di aver chiesto a Claudio D'Alessio e Nicole Minetti di abbassare la voce perché stavano facendo troppo rumore e di essere stata aggredita. Lui, sostiene il contrario. "Lei dice che quella sera io e Nicole rincasammo ubriachi alle 4.30 ma non è vero perché stavamo a casa, non eravamo usciti perché Nicole non si sentiva bene. C'era già un clima un po' teso in casa e mi aveva chiesto delle crepes. Sono andato in cucina a farle quando la signora è scesa urlando e insultandomi. Una reazione immotivata perché spesso facevo cene a casa e non capivo perché facesse così proprio quando stavamo tranquilli. Mi sono reso conto che era come se mi volesse portare a fare qualcosa, e non era la prima volta che succedeva". D'Alessio a quel punto le avrebbe chiesto di andarsene. "Ha preso una sedia per lanciarcela, gliel'ho strappata di mano, lei ha lasciato i piedi ed è caduta. Ed è in quella circostanza che si è procurata un unico livido al braccio. Mi sono spaventato, le ho detto di mettersi a letto e andare via l'indomani mattina. Alle 6.30 mi ha svegliato strattonandomi dicendo di pagarle il mese, io le ho detto di no perché erano i primi giorni e le ho richiesto di andarsene. Mi ha risposto che mi avrebbe rovinato. Appena uscita ha sporto denuncia, dopo due giorni si è fatta refertare in ospedale. Ed è iniziato quest'incubo. Non mi spaventa il piano legale, ma quello mediatico, perché questa vicenda si ripercuote anche sulla mia famiglia".