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Claudia Pratelli: “Così il comune sostiene famiglie e studenti e riduce le disuguaglianze”

L’intervista dell’assessora Claudia Pratelli a Fanpage.it per l’inizio dell’anno scolastico. “La scuola per noi è un’istituzione che genera uguaglianza sociale, per questo Roma Capitale ha investito nel sostegno alle famiglie e agli studenti per accedere al nido come per acquistare i libri scolastici e aprire gli istituti il pomeriggio”.
A cura di Valerio Renzi
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Claudia Pratelli è l'assessora a Scuola e Lavoro di Roma Capitale in questi mesi non ha parlato troppo dal Campidoglio e ha lavorato molto alle deleghe del suo assessorato. Dall'attivismo sindacale in Cgil ha portato nell'attività di governo l'idea che bisogna prima di tutto badare al sodo: soldi, progettazione veloce e politiche immediatamente percettibili dai destinatari; dall'esperienza come assessora alla Scuola in III Municipio nella scorsa legislatura l'importanza di lavorare di concerto con uffici, impiegati e dirigenti, mettendo appunto la macchina amministrativa come un cronometro dove tutti battono allo stesso tempo. Fanpage.it l'ha incontrata per parlare dell'inizio dell'anno scolastico, e delle novità messe in campo dall'amministrazione capitolina studenti, famiglie e territori.

Le iscrizioni nei nidi sono aumentate in maniera significativa, cosa vuol dire? È un effetto anche delle azioni messe in campo dall'amministrazione?

Sì, c'è un boom di iscrizioni nei nidi. Per quanto ci riguarda abbiamo contato più 1.100 domande rispetto allo scorso anno. Stiamo parlando di un aumento percentuale di circa il 7%, effetto della fine della fase più acuta della pandemia, ma crediamo anche delle agevolazioni per le fasce di reddito più basse. All'inizio del nostro insediamento abbiamo scelto di abbattere le rette dei nidi per tutti e di rendere completamente gratuito l'accesso ai nidi per chi ha un Isee sotto i 5.000 euro. Ma la grande novità è che tutti coloro che hanno un Isee fino a 25.000 euro a Roma usufruiscono di fatto gratuitamente del nido, perché pagano poco o niente alla fonte e perché poi possono accedere al bonus nidi statale, che copre integralmente o quasi la spesa.

Novità importanti anche per le famiglie che dovranno fare i conti con le spese per l'acquisto di materiale scolastico e i libri…

Roma Capitale ha triplicato il buono libri per chi va alle medie e alle superiori. Per chi frequenta le scuole medie o il biennio delle superiori il contributo sarà di 195 euro, di 177 euro per chi frequenta il triennio delle superiori. È già possibile fare domanda sul sito del Comune di Roma e sarà possibile fino al 30 settembre, per le famiglie che hanno un Isee fino a 15.493 euro.

Si tratta di un aumento straordinario rispetto agli anni passati, reso possibile dall'impiego di molte risorse destinate al diritto allo studio, che non erano state collocate. Ci è sembrato fondamentale, per affrontare un periodo di difficoltà delle famiglie in cui l'inflazione erode molto il potere d'acquisto, aumentare i bonus.

Bambini e ragazzi torneranno anche a mangiare a mensa, come indicato da una circolare nazionale. È tutto pronto per accoglierli? E i trasporti?

Insieme alla campanella suona anche il ritorno a mensa dei ragazzi e delle ragazze. Sappiamo che negli anni della pandemia era andata diversamente, soprattutto per i più piccoli, con i pasti consumati in classe o la turnazione per la presenza in refettorio. C'è stato un impegno straordinario dell'amministrazione di Roma Capitale per ripristinare i locali e rendere il servizio immediatamente efficienti. Sì, possiamo dire che è tutto pronto.

Poi abbiamo un'altra novità, che riguarda il servizio di trasporto scolastico, che per la prima volta a Roma sarà garantito fin dal primo giorno di scuola, anche per gli istituti che hanno scelto di anticipare l'apertura rispetto al 15 settembre, il giorno fissato dal calendario regionale.

Dal giorno dell'insediamento ha annunciato particolare attenzione al rapporto tra scuola e territorio…

A luglio è uscito l'avviso per le scuole aperte al pomeriggio, la sera nei weekend ed è aperto fino al 18 settembre. Le scuole possono presentare dei progetti per accedere a dei contributi di Roma Capitale per tenere le scuole aperte più a lungo. Noi crediamo in una scuola che è anche un polo culturale nel territorio, che combatta le diseguaglianze e la povertà educativa. Per farlo devono spalancare le loro porte, ampliare gli orari. L'amministrazione è in campo per questo: il bando ci auguriamo sia solo un primo passo per politiche e investimenti in questo senso a tutti i livelli.

Negli scorsi giorni è intervenuta sostenendo la proposta del segretario del Partito Democratico Enrico Letta per allargare l'obbligo scolastico. Perché?

Prima di tutto penso che sia una proposta egualitaria e penso che proprio per questo motivo si siano levate delle voci scomposte contro questa proposta. Perché è un tema divisivo quello dell'eguaglianza, anche dell'eguaglianza a scuola e nella conoscenza. A chi, per esempio, come la ministra Mara Carfagna, ha parlato di proposta sovietica, vale la pena ricordare che nessuno sceglie la famiglia in cui nascere. Nessuno sceglie se nascere in una famiglia più attrezzata culturalmente, più fortunata e più presente. E va detto chiara che alla predestinazione sociale bisogna preferire le opportunità. Ci sono molti motivi per cui è opportuno allargare l'obbligo scolastico in alto e in basso. Il primo è che il mondo cambia e aumenta la domanda di conoscenza. Settanta anni fa in Costituzione si prevedeva la scuola obbligatoria gratuita per almeno otto anni. Il mondo è cambiato, è aumentata la complessità, è aumentata la domanda di conoscenza. La seconda ragione è che noi sappiamo che chi prima comincia ad andare a scuola, ha poi dei migliori esiti scolastici e professionali. Ce lo dicono tutti gli studi economici, sociologici, delle neuroscienze. E ancora: si tratta di combattere le diseguaglianze, perché la scuola nel nostro mondo è ancora il più grande strumento per pareggiare le opportunità di partenza.

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