Clan Casamonica: due condanne, confermata l’associazione mafiosa
Due condanne nel clan Casamonica per Debora Cerreoni e Massimiliano Fazzari. Entrambi giudicati con l'attenuante di collaboratori di giustizia nel processo con rito abbreviato, la prima, ex moglie di Massimiliano Casamonica, tra gli esponenti di spicco del clan, dovrà scontare due anni, due mesi e venti giorni di reclusione e alla quale è stata riconosciuta l'accusa di associazione di stampo mafioso, mentre il giudice dell'udienza preliminare ha condannato Fazzari a due anni e due mesi di reclusione.
L'operazione Gramigna
Cerreoni nell'agosto del 2015 ha deciso di recarsi in procura e di raccontare ciò che sapeva sulle gerarchie del clan, dopo essere scappata dalla roccaforte a Porta Furba, spiegando "di averlo fatto per i miei figli". Le indagini, partite dalle informazioni da lei fornite agli inquirenti, hanno permesso di arrestare trentotto persone, appartenenti o affiliati al clan dei Casamonica, permettendo di delineare per la prima volta sulle carte i contorni dell'organizzazione. Un'inchiesta che ha svelato il potere criminale e l’organizzazione di uno dei clan più potenti della capitale, egemone nella zona Sud di Roma tra Cinecittà, Romanina, Quadraro fino a Ciampino.
Raggi: "Confermata associazione mafiosa"
Sul verdetto del giudice è intervenuta la sindaca Virginia Raggi: "Il Tribunale di Roma conferma che il clan dei Casamonica è un'associazione mafiosa – si legge in un tweet pubblicato nelle scorse ore – Continuiamo a lottare per liberare la nostra città dalla criminalità organizzata e restituire dignità ai cittadini onesti".