Civitavecchia, da Fratelli d’Italia insulti sessisti a Marianna Madia: “Mi hanno chiamata bambolina”
La candidata dem Marianna Madia è stata insultata dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia Giovanni Moscherini. "Dietro la leadership femminile di Giorgia Meloni ci stanno questi personaggi. Mi ha gentilmente chiamata bambola pechinese proprio come modo per rivolgersi a me", ha dichiarato Madia ai nostri microfoni.
L'episodio è stato denunciato da Linda Ferretti, capogruppo del Partito democratico di Cerveteri. "Mentre Marianna Madia era a Civitavecchia in campagna elettorale, Moscherini, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, l'ha pesantemente insultata. Così rispettano le donne in FdI? Così ci si confronta in democrazia? Fiamma o meno, il partito di Meloni ha un problema di classe dirigente. Impresentabili!".
Madia è stata insultata da Moscherini mentre era impegnata con la campagna elettorale a Civitavecchia. L'ex ministra e candidata alla Camera per le prossime elezioni del 25 settembre è partita in treno da Roma per sensibilizzare sul problema dei fuori sede che vivono e studiano lontano dalla loro città e per cui muoversi con il trasporto locale è estremamente complicato, oltre che costoso. Madia è stata insultata da Moscherini mentre attraversava le strade del centro di Civitavecchia in compagnia di Ferretti: una scena che ha lasciato attoniti i passanti che hanno assistito all'accaduto.
Non è la prima volta che il consigliere ed ex sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini si rivolge a delle politiche con epiteti e parole non consone al ruolo che ricopre. A maggio, dopo essersi rifiutato di firmare il protocollo d’impegno tra i candidati a sindaco per assicurare un corretto svolgimento della campagna elettorale, si è rivolto alle sfidanti con frasi come "stai zitta" e "a voi due chi vi ha autorizzato a parlare".
Non solo: gli insulti, secondo quanto denunciato poi da Gubetti, sono proseguiti anche nei confronti della comandante della polizia locale, della responsabile del Servizio demografico ed elettorale e del segretario generale. Un copione che a quanto pare Moscherini non smette di replicare.