video suggerito
video suggerito
Arresti tra ultras di Milan e Inter

Christian Rosiello con Fedez nella villa confiscata alla mafia: l’ultrà arrestato la mattina dopo

All’inaugurazione della casa famiglia confiscata alla criminalità organizzata, era presente in qualità di bodyguard di Fedez anche Christian Rosiello, il capo ultrà del Milan arrestato ieri mattina in una maxi operazione di Polizia e Guardia di Finanza.
A cura di Natascia Grbic
44 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

C'era anche Christian Rosiello all'inaugurazione della casa famiglia per bambini affetti da gravi patologie. A riportarlo è la Repubblica. L'ultrà arrestato lunedì mattina con l'accusa di far parte di un'associazione a delinquere, è infatti il bodyguard di Fedez, la cui fondazione ha gestito la ristrutturazione del bene confiscato alla mafia. Cosa c'entra Fedez con l'arresto del capo ultras della curva sud del Milan? Nulla a giudicare dalle ordinanze di custodia cautelare, dato che il rapper non è nemmeno indagato. Certo è però che adesso le accuse lanciate in modo sprezzante da Fedez alle istituzioni ("quando c'è da tagliare i nastri sono sempre fortissimi") appaiono sotto un'altra luce date le accuse mosse all'amico ultrà.

L'arresto di Rosiello il giorno dopo la cerimonia a Roma

Christian Rosiello è stato arrestato ieri mattina in una maxi operazione di Polizia di Stato e Guardia di Finanza. Insieme a lui sono state fermate altre diciotto persone, quasi tutte appartenenti a gruppi ultras di Milan e Inter. Secondo l'accusa, gestirebbero un giro di estorsioni sui parcheggi dello stadio e sui biglietti per le partite. Le accuse vanno dall'estorsione all'associazione a delinquere. Rosiello è nome noto anche per l'accusa di aver partecipato al pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino, con il quale proprio Fedez aveva discusso in un locale di Milano.

L'inaugurazione della casa famiglia e le polemiche di Fedez

La casa famiglia restaurata dalla Fondazione Fedez è stata inaugurata domenica 29 settembre alla presenza dell'assessore al patrimonio e alle politiche abitative Tobia Zevi, della presidente del XIII Municipio Sabrina Giuseppetti, del vice capo di Gabinetto del presidente della Regione Lazio Civita Di Russo, della presidente dell'associazione Tudisco Fiorella Tosoni e ovviamente di Fedez, in qualità di presidente della Fondazione Fedez. Una cerimonia fatta di foto, dichiarazioni e sorrisi e che si sarebbe conclusa nel migliore dei modi se non fosse stato per il post pubblicato dal rapper in serata, in cui ha non velatamente accusato le istituzioni, tacciate di essere presenti solo per tagliare i nastri. Dato che nella foto era presente l'assessore Zevi, è stato lui a rispondere alle parole del cantante in un post pubblicato sui social.

La risposta di Tobia Zevi a Fedez

"È stato davvero un peccato aver detto quelle cose dopo una cerimonia bellissima, anche perché ciò che ha fatto Fedez è stata una cosa importante, e non c'era assolutamente bisogno di polemiche sterili", il commento di Zevi a Fanpage. "Le istituzioni sono ovviamente un bene a cui tutti dovrebbero tenere ma sono tanto più indispensabili in questi casi, senza contare che chi lavora sui beni confiscati alla criminalità organizzata spesso fa un lavoro delicato, ricevendo al contempo minacce e intimidazioni. Aggiungo poi che alla cerimonia erano presenti non solo le istituzioni, ma i bambini malati. Non era quindi proprio il caso di fare questi dissing qualunquisti. Andranno anche di moda ma sono fuori luogo".

44 CONDIVISIONI
44 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views