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Christian Raimo sospeso per 3 mesi dall’insegnamento per le critiche a Valditara: studenti in protesta

L’insegnante e scrittore Christian Raimo è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento al 50% dello stipendio, per aver criticato il Ministro Giuseppe Valditara. Ricevuta la notizia studentesse e studenti del liceo Archimede dove Raimo insegna hanno deciso di mobilitarsi.
A cura di Valerio Renzi
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Christian Raimo è stato sospeso dall'insegnamento per tre mesi, con al decurtazione del 50% dello stipendio. L'insegnante e scrittore è stato colpito dal provvedimento disciplinare, perché secondo l'Ufficio Scolastico Regionale, nel suo ruolo di docente non potrebbe criticare l'istituzione per la quale lavora. Dopo le polemiche e l'ammonimentoper le parole sul caso di Ilaria Salis, nel mirino sono finite le dichiarazioni di Raimo durante un dibattito pubblico sulla scuola alla festa nazionale di Alleanza Verdi Sinistra, in cui parlava del ministero dell'Istruzione come il punto debole del governo su cui mobilitarsi (con un paragone con la "Morte Nera" di Star Wars), criticando duramente l'idea di scuola del ministro Giuseppe Valditara.

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La notizia dell'istruttoria disciplinare nei confronti di Raimo lo scorso settembre, ha portato alla mobilitazione di intellettuali, attori, musicisti, scrittori, registi, che hanno reso pubblica una lettera di solidarietà denunciando il clima d'intimidazione nei confronti del dissenso. "Crediamo che la voce e la passione di Christian Raimo siano un valore importante per il dibattito sulla scuola pubblica, che è e deve restare luogo di confronto di idee e crescita democratica, e che per questo Raimo vada difeso da questo attacco. Crediamo soprattutto che, lungi dall’essere un caso personale, questo genere di norme e di provvedimenti – di cui il disegno di legge “Sicurezza” in via di approvazione è esempio tristemente calzante – assomiglino a quelle di governi che chiamiamo democrature. Cioè democrazie solo formali, sospese, regimi, e non democrazia liberali che abbiano a cuore la libertà di espressione e di critica come principio fondante", si legge nella lettera firmata tra gli altri da Zerocalcare, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, il premio Nobel Giorgio Parisi, Daria Bignardi, Vasco Brondi, Chiara Valerio, Sandro Veronesi, Matteo Garrone, Carlo Ginzburg e molti altri.

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Alla notizia del provvedimento di sospensione, studentesse e studenti del liceo dove Raimo insegna, l'Archimede di via Vaglia in III Municipio, hanno deciso di mobilitarsi. All'ingresso hanno volantinato e affisso uno striscione con su scritto "Tre mesi di sospensione per un'opinione", manifestando la loro solidarietà, poi hanno convocato un'assemblea d'istituto straordinaria per le 9.30, autorizzata dalla dirigente scolastica, per discutere di quanto accaduto.

Raimo: "Sono traumatizzato dal provvedimento"

"Da oggi non sono in classe per tre mesi: sono sconcertato, mi sembra molto grave. Ora con il sindacato e gli avvocati cercherò di difendermi. Penso di essere la vittima in questo caso". spiega Raimo alle agenzie di stampa. "In questo momento sono traumatizzato da un provvedimento che mi sembra molto grave", ha aggiunto.  "Con tutti i ragazzi ho una relazione educativa e penso di essere un insegnante dignitoso, li ho educati alla libertà e all'autonomia, quello che fanno risponde alla loro libertà. Evidentemente perdere per tre mesi il loro professore credo abbia sconcertato anche loro", conclude.

Fratoianni: "Cercano di intimidire una persona libera"

La vicenda dalla scuola di Montesacro è arrivata alla politica nazionale nel giro di pochi minuti. Così il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: "È un chiaro tentativo di intimidire una persona libera. Colpirne uno per educarne cento, si sarebbe detto.
È così che la punizione a Raimo diventa esemplare ed è un messaggio agli altri docenti, a studenti e studentesse e alle famiglie: la libertà di espressione e la libertà di dissenso costano e lo paghi a caro prezzo e sulla tua pelle.".

"Ma quello che devono capire – sottolinea Fratoianni – è che l'Italia non abbassa la testa di fronte all'ingiustizia e al sopruso del potere. Infatti questa mattina, non appena saputa la notizia, studentesse e studenti del liceo dove insegna Raimo hanno appeso uno striscione in sua difesa e convocato un'assemblea d'istituto straordinaria. Vogliamo quindi raccogliere il loro testimone e ripartire dalla loro iniziativa di solidarietà e mandare anche noi un messaggio a tutte e tutti coloro che hanno paura: non siete soli".

Deputati e senatori del PD: "Decisione molto grave"

"Riteniamo una decisione molto grave la sospensione di tre mesi con stipendio decurtato del 50 per cento di Christian Raimo reo di aver criticato il Ministro Valditara. Il governo nella sua ansia di creare nuovi reati vuole introdurre quello di lesa maestà? Il dissenso è il cuore della democrazia e la sospensione rischia di ledere pesantemente la libertà di opinione e costituisce un precedente inquietante. Raimo ha espresso un parere legittimo peraltro a una festa di partito e non nello svolgimento della sua funzione", così in una nota congiunta i parlamentari del Pd delle commissioni Istruzione di Camera e Senato. Per i parlamentari si tratta che di qualcosa che accade "solo nei regimi", e aggiunge: "È abbastanza sconcertante la battaglia personale ingaggiata dal Ministero contro un suo dipendente".

CGIL: "Utilizzo strumentale codice di comportamento"

La Flc Cgil Nazionale e la Flc Cgil Roma e Lazio, sottolinea come il provvedimento non sarebbe sostenuto "da reali violazioni disciplinari", ma che "sottende piuttosto l'obiettivo di instaurare un clima di controllo e intimidazione verso tutto il personale scolastico, utilizzando in modo strumentale il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici". "Invece di tutelare l'integrità della professione – prosegue il sindacato – il codice viene sfruttato per reprimere e soffocare il libero dibattito, riducendo gli insegnanti a esecutori di una linea ministeriale priva di spazio per l'esercizio della piena cittadinanza. Troviamo questo provvedimento di una gravità  inaudita, poiché Raimo ha espresso le proprie valutazioni e idee in occasione di una manifestazione politica e non certo a scuola o durante il servizio". La Cgil è impegnata anche nella tutela legale e sindacale di Raimo.

Ufficio scolastico regionale: "Ha offeso ministro"

Di tutto altro avviso Anna Paola Sabatini, direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, che difende il provvedimento spiegandone le ragioni in una nota: "In merito alla recente sanzione inflitta al Prof. Christian Raimo a seguito di dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti del Ministro Valditara che definiscono quest'ultimo ‘cialtrone' e ‘lurido' e che ‘va colpito come la Morte Nera' non possono essere considerate una critica costruttiva; al contrario, si configurano come un'offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile'‘. "Preme ricordare che il docente era stato già precedentemente oggetto di sanzione perché, in occasione di un suo intervento in una trasmissione televisiva, aveva affermato di incitare i giovani alla violenza", conclude.

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