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Covid 19

Chiuso il pronto soccorso del Campus Bio-Medico: “Abbiamo bisogno di posti letto Covid”

L’Unità di Crisi regionale del Lazio ha sospeso gli accessi al pronto soccorso del policlinico. Oltre al Campus Bio-Medico, altri due ospedali di Roma hanno attivato strutture dedicate esclusivamente al trattamento del pazienti positivi: sono il San Filippo Neri su via Trionfale e il Vannini sulla Casilina.
A cura di Alessandro Rosi
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Dei 57 posti letto presenti al pronto soccorso del Campus Bio-Medico di Roma non ne rimane più uno a disposizione dei pazienti che non hanno il coronavirus. L'aumento dei contagi ha reso necessaria l'attivazione del Covid Center. L'annuncio è stato dato dall'ospedale attraverso la pagina Facebook: "L’andamento epidemiologico e la crescente necessità di posti letto rendono necessaria la destinazione di 57 posti letto (di cui 13 di terapia intensiva Covid, 8 semintensivi Covid e 36 di Medicina Covid) ai pazienti affetti", si legge nel post. "Ci auspichiamo una rapida discesa dei contagi, in modo da poter riprendere nei tempi più rapidi possibili l’attività di Pronto Soccorso”.

Ospedali San Filippo Neri e Vannini nuovi Covid center

Oltre al Campus Bio-Medico, altri due ospedali di Roma hanno attivato strutture dedicate esclusivamente al trattamento del pazienti positivi. Sono il San Filippo Neri su via Trionfale e il Vannini sulla Casilina. Una scelta dettata da due condizioni: l’andamento epidemiologico e la crescente necessità di posti letto dedicati a pazienti Covid, come specificato dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

D'Amato: "Gli ospedali nel Lazio sono sotto grande stress"

In un'intervista al Corriere della Sera, D'Amato fa capire che la fase più difficile deve ancora venire. "Ci stiamo preparando alla battaglia su Roma. Dobbiamo essere pronti ad affrontare lo scenario peggiore, sempre con la speranza che non si verifichi". E poi prosegue: "Non voglio essere ansiogeno, ma non posso neanche essere confortante. Devo essere realistico e dire le cose come stanno – ha aggiunto – È vero che stiamo tenendo rispetto ad altre realtà come la Lombardia, il Veneto e la Campania, anche se la nostra rete ospedaliera è sottoposta a un grande stress. Ma tutto dipenderà dal raffreddamento della curva epidemiologica".

Aumentano i contagi nel Lazio, sfiorati i 2000 positivi

I dati a disposizione della Regione Lazio non sono confortanti. Il 57% dei posti letto programmati per pazienti Covid è già occupato, mentre delle terapie intensive e sub intensive si è al 31%. La crescita dei casi nel Lazio è evidente. Il 22 ottobre i contagiati erano 1251. Poi 5 giorni più tardi c’è stata un’impennata e i casi Covid sono arrivati il 27 ottobre a sfiorare i 2000: per l’esattezza 1993.

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