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Chiude la storica libreria Odradek: “Abbiamo deciso di fermarsi, inutile insistere se non funziona”

Il gestore della libreria Odradek a Fanpage.it: “Fino al 6 gennaio facciamo questa svendita totale che ci permette di avere liquidità e poi dal 7 gennaio cominciamo a smontare tutto. Con la libreria completamente vuota volevo fare una festa, ma non so se riesco”.
A cura di Enrico Tata
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Odradek è una storica libreria di via dei Banchi Vecchi, nel cuore del centro storico di Roma. Dopo 25 anni di attività i due gestori, Katia e Davide, hanno deciso di chiudere la loro attività. Purtroppo i numeri lo impongono: meno di 300 euro di incasso giornaliero, 9mila euro di incassi mensili che equivalgono a un guadagno di 2700 euro e l'affitto dei locali ne costa 1900. Per i due gestori, quindi, rimangono circa 800 euro al mese. "Sempre meno lettori entrano in Libreria. Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella “civiltà della carta”. Il processo irreversibile di digitalizzazione impone a tutti un ripensamento sulle forme di accesso alla conoscenza e ai saperi che una volta venivano trasmessi esclusivamente su carta. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione. Lo sviluppo delle reti rende sempre più complicata la costruzione di progetti economici sostenibili intorno al Libro", si legge sul post che hanno pubblicato su Facebook Katia e Davide.

Ma Odradek non è l'unica libreria storica di Roma che ha chiuso negli ultimi anni. Ci sono la libreria Croce di corso Vittorio, ma anche Maraldi e la Libreria del Viaggiatore in via del Pellegrino. Sempre più librerie indipendenti hanno deciso di abbandonare la loro attività, travolte dai debiti e da incassi in caduta libera, anno dopo anno.

Spiega Davide, il gestore di Odradek ai microfoni di Fanpage.it: "Quest'estate ci siamo spaventati perché siamo andati pesantemente sotto in banca. I clienti ci hanno aiutato, ma paghiamo 1900 euro di affitto in mese e per esempio a natale abbiamo avuto un calo del 20 per cento rispetto al 2021. Il 24 dicembre dello scorso anno abbiamo incassato 4mila euro, quest'anno ne abbiamo incassati 2.500. Il 23 dicembre dell'anno scorso incassammo 3mila euro, quest'anno 1,500. Quindi con il cuore in mano abbiamo deciso di fermarci. Se la cosa non funziona è inutile insistere. Qui abbiamo fatto sempre doppi o tripli lavori per mantenere aperti, non siamo spaventati. Fino al 6 gennaio facciamo questa svendita totale che ci permette di avere liquidità e poi dal 7 gennaio cominciamo a smontare tutto. Con la libreria completamente vuota volevo fare una festa, ma non so se riesco".

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