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Chiude la pasticceria Cavalletti: i romani salutano il millefoglie che piaceva anche alla Regina

Chiude definitivamente la storica pasticceria Cavalletti a Roma, inattiva dallo scorso marzo dopo l’inizio del lockdown a livello nazionale. Aperta dal 1951, era celebre per il suo millefoglie farcito di crema chantilly aromarizzato al marsala. Una leggenda racconta che il dolce veniva ordinato una volta l’anno dalla Regina Elisabetta II.
A cura di Francesco Muccino
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Roma dice addio alla pasticceria Cavalletti, e soprattutto al suo celebre millefoglie strutturato a tre piani e farcito di crema chantilly aromatizzata al marsala. Un dolce che ha caratterizzato il successo del locale, aperto nel 1951 a via Nemorense e da allora meta amata da romani e turisti desiderosi di gustare questa prelibatezza e le altre creazioni esposte in vetrina. La qualità era elevata, come assicurato dalle guide gastronomiche che la ponevano tra le pasticcerie migliori d'Italia, spingendo diversi ristoranti e hotel della Capitale a rifornirsi da loro. I motivi della chiusura non sarebbero però riconducibili a una crisi post-lockdown, nonostante il negozio fosse chiuso da marzo: stando ad alcune voci di ben informati, gli eredi di Cavalletti avrebbero semplicemente deciso di non continuare l'attività, da qui il motivo per cui la serranda del locale non è stata più rialzata per il dispiacere dei residenti del quartiere Trieste che speravano in una ripartenza a settembre.

"Cavalletti non può chiudere per sempre, facciamo sentire la nostra voce", aveva scritto su Facebook alcuni mesi fa un cliente provando a far partire una raccolta firme per la riapertura della pasticceria. Speranza condivisa da molti sul popolare social network, tra chi pensava che "sarebbe folle chiudere un'attività del genere" e chi lo definiva "un'istituzione nel quartiere". Ma invece nulla da fare. "Un altro pezzo di storia romana che sparisce", ha commentato malinconico un utente.

La leggenda: il millefoglie e la Regina Elisabetta

La fama del millefoglie di Cavalletti andava oltre i confini italici. Si racconta che anche la Regina Elisabetta II ogni anno si facesse inviare a Buckingham Palace il famoso dessert: voce ricorrente negli anni che non ha mai trovato conferma, e ancora oggi non si sa se realtà o leggenda. Fosse davvero così, la regina del Regno Unito sarebbe un'altra dei tanti affezionati clienti che sperano di poter assaggiare ancora una volta i dolci di Cavalletti.

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