Chiude il giocattolaio storico di Trastevere: il negozio era aperto dal 1980

Chiude lo storico giocattolaio di piazza San Cosimato, a Trastevere. Il negozio di Roberto Palma, detto "Robertì", era aperto da 41 anni: da tempo l'insegna bianca con la scritta rossa "Casalinghi, regali, giocattoli" caratterizzava via Roma Libera.
"Avrei lavorato ancora un po', ma co' tutte ‘ste complicazioni fiscali, digitali, contributive, divento matto. Com'è il proverbio? Il gioco nun vale la candela – spiega a il Corriere della Sera – Viene un momento che lo capisci: se lavora' diventa n'ansia nun va bene. Nessuna nostalgia, a che serve? La natura comanda, bisogna prenderne atto. Un po' di magone sì, sono entrato qui che ero poco più che un ragazzo". E ora, che di anni ne ha 75, lo aspetta un vita fra il Trullo e la casa a Santa Marinella, con la moglie e i nipotini al seguito.
L'apertura
Il negozio è stato aperto nel 1980, poco dopo l'assassinio di Franco Giuseppucci, ucciso proprio di fronte al locale che lo ospitava. La bottega si trovava sul lato di via Roma Libera, fra una gelateria e le pompe funebri di "Franchino il becchino", che nel 1990 ha organizzato un funerale al boss Renatino De Pedis. Per decenni generazioni di famiglie con i loro bambini e le bambine sono entrate in questo piccolo negozio, in cerca di bambole e palloni, trenini e piste per le macchinine. Da oggi, invece, la serranda è abbassata: l'ultimo giorno di apertura era fissato per ieri.
L'addio al locale
Il locale che ospitava il giocattolaio sarà presto affittato, non si sa ancora quale sarà precisamente il suo destino. Le uniche certezze, oggi, sono rappresentate dai ricordi vissuti all'interno della piccola bottega:"O più belli sono quelli degli anni Ottanta e Novanta: c'era ancora la lira, qui passavano le persone che lavoravano nello spettacolo e tutte le mattine incontravo il futuro presidente Scalfaro, durante la sua passeggiata". Fra i tanti volti noti che sono venuti in negozio, anche Cristina Capotondi, Martina Stella, Lello Arena e anche Moana Pozzi, una trentina di anni fa, nel periodo natalizio.
Chiuso l'ultimo scatolone, il negozio spogli dei giocattoli sembra più grande. La scelta, però, è stata obbligata: "Già da tempo le vendite online ci avevano ridotto alla canna del gas! Io avrei anche continuato, per il solo piacere di far contenti i clienti e starmene qui a chiacchierare con gli amici. Però ogni mese tra affitto, commercialista, Inps e il resto, chi me lo fa fare?" E quindi si chiude. Per salutarlo gli amici e i clienti affezionati qualche giorno fa gli hanno anche organizzato una festa a sorpresa: "Tanti auguri ar giocattolaio storico de Trastevere. Buona vita, Robertì".