Chiude discarica di Roccasecca e Roma rischia una nuova emergenza rifiuti
Da giovedì primo aprile chiuderà la discarica di Roccasecca per esaurimento degli spazi. L'azienda che la gestisce ha inviato una lettera alla Regione Lazio comunicando che "le volumetrie residue disponibili sono stimate per circa 5 giorni lavorativi e pertanto sarà possibile conferire fino all'esaurimento della capacità residua". Alla scadenza dei cinque giorni, chi conferisce i rifiuti a Roccasecca, dovrà provvedere in altro modo. Anche Roma Capitale. A causa della chiusura di Roccasecca la Saf di Colfelice ha informato Ama che da lunedì non potrà più ricevere le 200 tonnellate al giorno che riceveva dalla Capitale. Sempre pre lo stesso motivo la Giovai ha annunciato che dovrà chiudere da mercoledì uno dei suoi due impianti di trattamento dei rifiuti. Questo significa, in pratica, che Roma rischierà una nuova emergenza rifiuti.
Attacca la Lega, con il consigliere capitolino Davide Bordoni: "L'emergenza ambientale in atto nella Capitale e le reiterate incertezze istituzionali sulla scelta della discarica per i rifiuti romani vedono ancora al centro del dibattito la rivalità e l'incompetenza politica e amministrativa di Raggi e Zingaretti, una debacle totale dove Comune e Regione Lazio non decidono e quando scelgono lo fanno ai danni dei cittadini. Il nuovo Governo dovrebbe commissariare i due enti sulla gestione dei rifiuti e nominare un commissario che possa affrontare l'emergenza con la costruzione degli impianti necessari".
L'azienda proprietaria di Roccasecca è la Mad, il cui titolare è Valter Lozza, coinvolto nell'inchiesta sulla discarica di Monte Carnevale insieme a una dirigente della Regione Lazio. Secondo le indagini Lozza avrebbe ottenuto indebitamente l'autorizzazione per trasformare la discarica di rifiuti interti di Monte Carnevale in discarica per lo smaltimento per rifiuti derivati dal trattamento Rsu.