Chiesto il rito immediato per Mirko Tomkow, l’uomo che ha ucciso il figlio di 10 anni a Vetralla
La Procura di Viterbo ha chiesto il rito immediato per Mirko Tomkow, che deve rispondere di omicidio volontario. Secondo l'accusa l'uomo avrebbe ucciso il figlio con premeditazione al fine di ‘punire' la moglie, che da anni era sottoposta a continue violenze fisiche e psicologiche. Il piccolo è stato sorpreso in casa da solo dal padre: quando la madre è rientrata insieme a un parente, ha trovato il corpo ormai senza più vita di Matias nell'abitazione, con l'ex svenuto completamente ubriaco nella stanza a fianco. Non è escluso che nei suoi piani ci fosse anche l'omicidio dell'ex moglie.
Ieri il processo per violenza domestica
Si sarebbe dovuto aprire invece ieri il processo per violenza domestica e violazione del divieto di avvicinamento alla famiglia nei confronti di Mirko Tomkow. L'udienza si è subito conclusa perché il processo è stato unificato al procedimento principale, quello per l'omicidio del piccolo Matias. La prima udienza è stata fissata al 16 maggio. In aula, anche la madre del bimbo insieme al fratello. Quando ha visto l'ex marito entrare in aula non ha retto, è scoppiata in un pianto disperato ed è uscita. Subito dopo è stata colta da malore ed è stata soccorsa dagli operatori del 118, che l'hanno portata in ospedale.
L'omicidio del piccolo Matias a Vetralla
Matias è stato ucciso dal padre il 16 novembre 2021. L'uomo, che aveva un divieto di avvicinamento nei confronti della famiglia per diversi episodi di violenza avvenuti in passato, ha sorpreso il piccolo mentre era in casa da solo, si è fatto aprire la porta e lo ha ucciso con una coltellata alla gola. Poi ha avuto un malore, molto probabilmente a causa dell'alta quantità di alcol ingerito, ed è svenuto. Portato in ospedale, è stato arrestato dai carabinieri, che hanno condotto le indagini. Durante l'interrogatorio avvenuto nei giorni successivi, è apparso calmo e lucido.