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Chiesti 10 anni per Daniele Muscariello: riciclava i soldi della camorra nel cinema

Una condanna a dieci anni di carcere. È questa la richiesta con rito abbreviato per Daniele Muscariello, il produttore cinematografico che avrebbe riciclato centinaia di migliaia di euro della camorra.
A cura di Valerio Renzi
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Daniele Muscariello rischia 10 anni di carcere. Il produttore cinematografico, proprietario dell'Henea Productions dell'Eur, è accusato di aver riciclato i soldi della camorra nelle sue produzioni. Un fiume di centinaia di migliaia di euro che il 47enne, compagno del volto televisivo Fabiola Cimminella, con la quale ha avuto un figlio, che i pm Francesco Cascini e Francesco Minisci hanno ricostruito nel corso delle indagini e i cui particolari si trovano nell'istruttoria nel processo con rito abbreviato arrivato alla fine. L'inchiesta nel marzo del 2022 ha portato in carcere 9 persone e a estese perquisizioni.

Secondo gli inquirenti Muscariello avrebbe agito per il tramite di Luigi e Salvatore Varlese e di Giovanni Sanges, che agivano per conto dei clan della camorra e per i quali è stata chiesta una condanna a 8 anni di reclusione. Chiesti sei anni e mezzo invece per Michele Olivieri, il poliziotto corrotto che è stato individuato come colui che avrebbe materialmente trasportato i soldi da Napoli a Roma in tutto 1 milione e 250 mila euro.

Per gli inquirenti Muscariello non avrebbe avuto un mero ruolo "tecnico" di investitore di soldi di provenienza illecita, ma avrebbe anche compartecipato ad alcune strategie criminali. In particolare avrebbe avuto stretti rapporti con il boss della mafia albanese Elvis Demce, con il quale non nascondeva la sua amicizia posando insieme sui social. Proprio a Demce avrebbe chiesto di risolvere un problema dei clan: punire un imprenditore di Velletri, reo di aver ottenuto un appalto grazie alla camorra per la ricostruzione post terremoto in Abruzzo, non tenendo fede ai patti. "Deve risarcire, economicamente e anche con dei pezzi di dita, come da accordi… deve risarcire tutto il male che ha fatto con la sua cattiveria, la sua presunzione, la sua arroganza", dice Muscariello al boss della droga mentre non sa di essere intercettato.

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