Chiesta conferma dell’ergastolo per i fratelli Bianchi: “L’omicidio di Willy un evento indecente”
L'accusa definisce l'omicidio di Willy Monteiro Duarte "un evento indecente". Una morte "assurda nei motivi e nelle modalità che l'hanno determinata". Gli imputati, ha continuato il procuratore generale nel corso della prima udienza del processo d'appello, non solo non hanno mai desistito dal picchiare il ragazzo, ma hanno continuato con ancora più forza: "Lo hanno fatto agendo in quattro contro uno, proseguendo per tutto questo tempo a martoriare Willy, infierendo su un corpo che, sin dai primi secondi, già appariva totalmente remissivo".
Per questo i pm della procura di Velletri hanno chiesto di confermare l'ergastolo ai fratelli Bianchi, 21 anni per Mario Pincarelli e 23 anni per Francesco Belleggia. Il pm Francesco Brando ha ricordato che è stato Gabriele Bianchi, secondo quanto ricostruito dall'accusa, a sferrare il calcio frontale. Un calcio che, come ha stabilito l'autopsia, ha creato una contusione al cuore, ma che soprattutto "contiene un chiaro messaggio" per gli altri tre: "Dice come bisogna picchiare, e gli imputati aderiscono a questo messaggio e capiscono come devono picchiare: 50 secondi per sfogare impulso violento in una azione collettiva di quattro soggetti contro un soggetto inerme".
Non è vero, inoltre, che il clamore mediatico abbia condizionato le testimonianze, come affermano gli avvocati dei fratelli Bianchi. Questa osservazione, spiegano i procuratori, "è smentita dal punto di vista cronologico. I testimoni dicono quasi tutti la stessa cosa: che Gabriele Bianchi sferra il calcio al petto di Willy facendolo cadere e poi che in quattro lo hanno tempestato con calci e pugni. Una versione fornita da testimoni nella fase immediatamente successiva e senza che nessuno abbia sentito la versione dell'altro". Fino all'arrivo dei Bianchi la disputa si era mantenuta a un livello verbale ed era avviata a una risoluzione. La comparsa dei fratelli rappresentò, nelle parole del giudice di primo grado, "il detonatore di una cieca furia".
I pm hanno sottolineato anche, nel corso della loro requisitoria, che i Bianchi hanno avuto in passato condanne per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. I due fratelli sono "soggetti conosciuti per avere la fama di picchiatori e infatti in passato sono stati arrestati per fatti analoghi e rinviati a giudizio. Sono persone che andavano a fare gli arroganti in giro. Sono persone che vivevano nel lusso senza fare nulla e che quindi vivevano di delitti".
L'udienza è stata aggiornata al prossimo 11 maggio. Previste le arringhe degli avvocati di parte civile e degli imputati. Gli avvocati dei Bianchi, in particolare, tenteranno di dimostrare che i fratelli non sferrarono il colpo mortale per Willy e che molte testimonianze fornite da chi era presente quella sera non sono attendibili poiché i ragazzi erano quasi tutti ubriachi.