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Chiede di fare sesso a studentessa per laurearsi, a processo ex direttore dell’Accademia Belle Arti

Dovrà rispondere dell’accusa di aver abusato del suo ruolo un ex dirigente dell’Accademia Belle Arti di Viterbo, denunciato da una studentessa. Le avrebbe chiesto un rapporto sessuale per laurearsi.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio (Getty Images)
Immagine di repertorio (Getty Images)

"Se non facciamo sesso non ti laurei". Sarebbe questo il concetto del giro di parole che il direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Viterbo L.S. avrebbe detto ad una studentessa che stava per concludere il suo percorso di studi e che avrebbe avuto delle questioni burocratiche da risolvere, rischiando di dover rimandare la discussione. Come riporta Il Messaggero l'ex direttore è finito a processo con l'accusa di aver abusato dei poteri che per chiedere un rapporto sessuale ad una studentessa e per averle preso la mano, mettendola sui suoi genitali. La prima udienza al Tribunale di Viterbo c'è stata martedì 16 gennaio. Il direttore, che ha lasciato il suo ruolo, è difeso dagli avvocati Domenico di Tullio e Domenico Gorziglia. A costituirsi parte civile accanto alla studentessa è l’associazione ‘Ponte Donne', con l’avvocato Dominga Martines.

Il "problema" con l'ultimo esame

I fatti risalgono al 2023, le indagini sono partite dopo la denuncia della studentessa, che ha raccontato la sua versione dei fatti alle forze dell'ordine riguardo i colloqui avuto con il direttore dell'Accademia delle Belle Arti Lorenzo da Viterbo. Secondo quanto ricostruito la studentessa, prossima alla laurea e convocata dall'imputato, si è presentata nel suo ufficio. A dire del direttore nel suo percorso di studi c'era un problema con il suo ultimo esame, per questo motivo c'era il rischio che, se non fosse stato risolto, avrebbe dovuto rimandare la discussione.

Le avrebbe preso la mano mettendola sui genitali di lui

Sempre dal racconto della vittima dunque il direttore le avrebbe spiegato che il materiale portato non bastava e che bisognava trovare un altro modo per "convincerlo" se avesse voluto laurearsi nei tempi che aveva programmato. Le avrebbe poi preso la mano, mettendola sui genitali di lui. Le studentessa ha lasciato l'ufficio e si è rivolta alle forze dell'ordine, denunciandolo. Raccolta la versione dei fatti della ragazza, l'informativa è stata inviata in Procura. Il direttore è finito a processo, la magistrato nei suoi confronti aveva chiesto la misura degli arresti domiciliari, che però il gip ha rigettato.

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