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Elezioni europee 2024

Chi ha vinto le elezioni europee a Roma e nel Lazio, i risultati di liste e preferenze: boom Meloni

Fratelli d’Italia nettamente primo partito nel Lazio e boom di preferenze per Giorgia Meloni. Bene il Pd, soprattutto a Roma dove è testa a testa con il partito della premier: i risultati delle elezioni europee a Roma e nel Lazio.
A cura di Enrico Tata
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Boom di preferenze, oltre cinque volte quelle conquistate da Elly Schlein, e Fratelli d'Italia nettamente primo partito, più cinque punti percentuali rispetto al risultato nazionale. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non arretra di un passo e, anzi, avanza, in termini percentuali, rispetto alle politiche del 2022. Bene il Pd, soprattutto a Roma. Questi i risultati delle elezioni europee a Roma e nel Lazio.

I risultati delle liste nel Lazio: Fdi nettamente primo partito, Pd al 22 per cento

Nella regione della Capitale il partito della premier è al 34 per cento, mentre il Partito democratico si attesta al 22 per cento, secondo partito del Lazio. E a Roma, inoltre, è lotta punto a punto con Fratelli d'Italia. Giù il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che nel Lazio supera di poco il 10 per cento. Forza Italia è all'8 per cento, Alleanza Verdi e Sinistra e Lega al 7 per cento. Male Stati Uniti d'Europa e Azione, intorno al 3 per cento.

I risultati a Roma: testa a testa Pd-Fratelli d'Italia

Per Renzi e Calenda va leggermente meglio a Roma, dove potrebbero superare, di poco, il 4 per cento. Come detto, nella Capitale Fratelli d'Italia e Pd sono divisi da pochissimi punti percentuali e quando sono stati calcolati i dati del 50 per cento delle sezioni (9.30 di lunedì 10 giugno), il partito di Meloni supera di poco il 29 per cento e i dem arrivano quasi al 28 per cento. Nel Municipio I, quello del centro storico, il Pd è al 32 per cento, contro il 23 per cento di Fdi.

Nella Capitale flop affluenza alle Europee

Ma a Roma è soprattutto il dato dell'astensione che preoccupa: alle urne si è presentato il 43,58 per cento, meno cinque punti rispetto al 49,69 per cento a livello nazionale. Le percentuali più alte sono state raggiunte nel Municipio I, 47,68 per cento, nel Municipio II, 53,53 per cento, nel Municipio III, 47,28 per cento, e Municipio VIII, 49,51 per cento. Percentuali molto basse in periferia, soprattutto nel Municipio VI, quello delle Torri, con appena il 33,82 per cento.

Le preferenze: boom Meloni, dietro Schlein e Zingaretti

Quanto alle preferenze, Giorgia Meloni ne ha conquistate oltre 210.000 in tutto il Lazio. Ma il numero è destinato ad aumentare molto, perché sono sono stati elaborati i dati del 50 per cento delle sezioni e mancano soprattutto le preferenze di Roma (per un grave ritardo nella raccolta dei dati). Dietro Meloni, al secondo posto c'è l'europarlamentare uscente Nicola Procaccini, con oltre 75mila preferenze conquistate per il momento.

Per quanto riguarda il Partito democratico, Nicola Zingaretti ed Elly Schlein viaggiano appaiati intorno alle 45mila preferenze. Dietro c'è l'ex sindaco di Firenze, Dario Nardella, che era appoggiato da AreaDem di Dario Franceschini, con circa 30mila preferenze. Al quarto posto, per ora, l'ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, con circa 20mila preferenze. Era sostenuto dall'area del sindaco Gualtieri e del deputato Claudio Mancini. Seguono Camilla Laureti, Alessia Morani e Marco Tarquinio (ma i risultati, come detto, sono ancora in divenire).

Nel Movimento 5 Stelle l'ex calciatrice Carolina Morace ha conquistato più di 10mila preferenze e per Forza Italia al primo posto c'è il presidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, con oltre 40mila preferenze, seguito da Salvatore De Meo.

Sicuro di essere eletto, nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha conquistato oltre 11mila preferenze. Seguono Massimiliano Smeriglio e Marilena Grassadonia.

Per la Lega, il generale Roberto Vannacci ha conquistato oltre 30mila preferenze, risultando di gran lunga il più votato nel Lazio per il partito di Matteo Salvini. Per Stati Uniti d'Europa, Marietta Tidei e Matteo Renzi i più votati, e per Azione, Carlo Calenda e Alessio D'Amato. Ma entrambe le liste non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4 per cento.

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