Chi era Michele Pullo, il vigile del fuoco morto durante un’immersione con il fratello
L'ispettore capo delle unità speciali dei vigili del fuoco, in servizio presso il comando provinciale di Roma, Michele Pullo è morto nella mattinata di sabato 30 settembre ad Africo, in provincia di Reggio Calabria. Il 61enne si trovava in quelle zone per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme al fratello. Durante un'immersione, però, Pullo avrebbe accusato un malore, probabilmente un infarto. Nonostante l'intervento dei sanitari del 118, per il 61enne non c'è stato nulla da fare.
I reparti speciali dei vigili del fuoco e il terremoto di Amatrice
Pullo era nato a Ripi, in Ciociaria (in provincia di Frosinone), dove aveva trascorso la sua infanzia. Era appassionato sia di montagna che di mare, alternando le arrampicate alle immersioni. La priorità per il 61enne, però, era sempre il suo lavoro da vigile del fuoco. Aveva guidato alcuni reparti speciali come le squadre Usar (Urban search and rescue) e aveva vissuto in prima persona le conseguenze dei terremoti che hanno colpito Amatrice e Camerino, nelle Marche.
Era stato lui nel 2016 a intervenire per salvare Sayed, l'ultima persona dispersa dopo il terremoto per il quale si è sperato fino all'ultimo di poterlo trarre in salvo.
L'ultima immersione ad Africo
Approfittando di qualche giorno di ferie, Pullo aveva deciso di andare ad Africo, terra d’origine della madre, per una breve vacanza con suo fratello. I due erano impegnati in un'immersione quando il 61enne ha accusato un malore. Una volta riportato sulla spiaggia, è stato soccorso dai sanitari del 118, arrivati insieme ai vigili del fuoco e dai carabinieri. Tuttavia, per l'ispettore capo delle unità speciali dei vigili del fuoco non c'era già più niente da fare.
Pullo lascia la sorella Flavia e i fratelli Fabio e Massimiliano. Amici e colleghi lo ricordano anche sui social e la camera ardente sarà allestita domani, mercoledì 4 ottobre, in via Genova, presso il comando provinciale dei vigili del fuoco, dalle 9 alle 17.