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Chi era Lucia Felici, la donna uccisa ieri dal marito a Castelnuovo di Porto

Lucia Felici e Carmine Alfano erano chiamati “gli americani” per aver vissuto tanti anni negli Usa. Lei aveva lavorato come donna delle pulizie negli alberghi, amava i fiori e il bricolage.
A cura di Alessia Rabbai
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Lucia Felici e Carmine Alfano detto Franco
Lucia Felici e Carmine Alfano detto Franco

Lucia Felici, settantacinque anni, era una gran lavoratrice, quando serviva qualcosa si rimboccava le maniche e sapeva fare tutto. Gestiva la casa e i figli quando erano piccoli e lavorava come donna delle pulizie negli alberghi. Per anni è stata in America per pararsi i i contributi che le mancavano per andare in pensione. Si occupava delle faccende domestiche, amava dedicarsi al bricolage e si prodigava per gli altri. A Castelnuovo di Porto in provincia di Roma, Lucia e suo marito Carmine Alfano, soprannominato Franco, venivano chiamati "gli americani" proprio perché avevano vissuto in America. Lui, ottantaduenne, era un dipendente amministrativo all’American Hospital. La coppia aveva tre figli. Ieri mattina nella loro abitaizone in via Bellavista si è consumato il delitto.

A spiegare ai giornalisti com'erano i coniugi sono stati i vicini di casa: "Non abbiamo mai sentito un litigio, era una coppia di amici stupendi". Una vicina ha detto che "mai avremmo pensato ad una tragedia del genere, erano degli insospettabili" e ha spiegato che ieri mattina "ho sentito delle urla e chiamare aiuto, pensavo che Lucia fosse caduta" la donna ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112. Quanto accaduto è stato spiegato nel corso della conferenza stampa indetta con urgenza alla Procura di Tivoli, dopo che nel giro di tre giorni in provincia di Roma si sono consumati due femminicidi, il precedente a Fonte Nuova. "Il pm ha svolto una serie di attività investigative, abbiamo sentito l'uomo, che ha ucciso sua moglie, per la Procura si parla di femminicidio" ha dichiarato ai giornalisti il procuratore capo Francesco Menditto.

"I carabinieri hanno fatto accesso nell'abitazione e hanno trovato la donna all'interno della camera da letto senza vita" ha detto il capitano Simone Notaro della Compagnia di Bracciano. Il procuratore ha inoltre aggiunto che: "Bisognerebbe introdurre il reato di femminicidio, come hanno alcuni Paesi dell'America latina, perché costringerebbe la magistratura, le forze dell'ordine, i giornalisti e tutto il contesto a verificare la vera ragione dell'omicidio, ossia che c'era una modalità controllante e violenta in vario modo e soprattutto che l'uomo non riconosceva la donna in quanto tale e non rispettava la sua scelta di autodeterminazione e libertà". Ieri Carmine Alfano dopo l'interrogatorio è stato sottoposto a fermo per omicidio aggravato, al momento non si parla di premeditazione. L'ipotesi è che la Lucia felici sia stata strangolata, ma a confermarlo sarà l'autopsia.

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