Chi era Luca Palmegiani, il 25enne di Forza Italia precipitato dalla finestra di un hotel a Roccaraso
È morto in tragiche circostanze Luca Palmegiani. Venticinque anni, esponente di Forza Italia a Latina e provincia, si trovava a Rivisondoli – Roccaraso per partecipare a una convention del partito, quando è partecipato dal quarto piano dell'hotel dove si trovava. Ricoverato in circostanze disperate all'ospedale dell'Aquila, è morto poco dopo l'arrivo. A darne la notizia, interrompendo la kermesse "Azzurri in vetta", è stato lo stesso Antonio Tajani.
Palmegiani aveva iniziato la sua militanza politica giovanissimo a Latina, scegliendo i giovani di Forza Italia, e seguendo le attività del partito sul territorio, svolgendo anche il ruolo di coordinatore della giovanile. Era arrivato all'incontro degli azzurri come delegato. "Purtroppo non ho una buona notizia da darvi: il nostro militante Luca non ce ‘ha fatta. Un grave incidente, accaduto in circostanze drammatiche, senza interventi esterni, ho parlato con l'autorità giudiziaria… sono in corso le indagini… purtroppo Luca non è più tra di noi. Chiedo un minuto di silenzio perché considerava Forza Italia la sua seconda famiglia", con queste parole Tajani ha comunicato la notizia, visibilmente scosso e commosso nel rivolgersi alla platea.
Dopo le scuole superiori Luca si era trasferito da Latina a Milano, dove si era laureato in Scienze Politiche. Anche cambiando città la sua passione politica non era però venuta meno, e aveva intrapreso la strada di assistente parlamentare di Letizia Moratti, svolgendo il suo compito dal capoluogo lombardo. Condoglianze dal suo partito e anche dalle altre forze politiche.
Morte di Luca Palmegiani: i messaggi di addio su Instagram
Della dinamica della morte del 25enne si stanno occupando gli inquirenti, ma non i messaggi lasciato dal giovane su Instagram non sembrano esserci dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario. Oltre ad accomiatarsi da amici e familiari, Luca Palmegiani lo ha fatto anche dai compagni di partito definendoli "una seconda famiglia".