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La strage di Ardea: uccisi due bimbi e un anziano

Chi era l’ingegnere informatico Andrea Pignani, il killer della strage di Ardea

Dopo qualche ora dalla stage di Ardea, in cui hanno perso la vita i fratellini David e Daniel Fusinato di 5 e 10 anni e l’anziano di 84 anni Salvatore Ranieri, emergono le prime informazioni del killer Andrea Pignani: si tratta di un ingegnere informatico che in passato era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.
A cura di Giorgia Venturini
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Non era mai stato denunciato nonostante avesse già più volte in passato minacciato la madre e alcuni passanti con coltello e pistola, ma era già stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. A distanza di qualche ora dalla strage di Ardea, in cui hanno perso la vita i fratellini David e Daniel Fusinato di 5 e 10 anni e l'anziano di 84 anni Salvatore Ranieri, emergono le prime informazioni sul killer Andrea Pignani, il 34enne che alla fine ha rivolto l'arma verso di sé e si è ucciso.

In passato era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio

Pignani era un ingegnere informatico che viveva con la madre e non si relazionava con nessun altro. Già da tempo aveva dato segni di squilibrio: più di un anno fa aveva minacciato la madre con un coltello tanto che la donna era stata costretta a chiedere l'intervento dei carabinieri. In quell'occasione il 34enne era stato ricoverato e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, ma dopo una sola notte in ospedale aveva già fatto ritorno a casa. La minaccia alla madre non sarebbe stato l'unico gesto preoccupante: più volte girava in quartiere intimidendo i passanti con una pistola al termine di alcune discussioni che aveva fatto scoppiare per futili motivi. In molti però pensavano che si trattasse di una scacciacani. Per ora nulla dimostra che l'uomo fosse in cura né che sia uscito recentemente da un centro di salute mentale.

Il padre era una guardia giurata morto lo scorso anno

E proprio su quella pistola che ora si stanno concentrando parte delle indagini dei carabinieri: dagli accertamenti è emerso che il padre dell'omicida era una guardia giurata morto a novembre del 2020. Sua era la pistola, una Beretta calibro 7,65, utilizzata per la strage questa mattina dal figlio. I carabinieri però nulla sapevano della morte del padre: infatti in caserma non era arrivata nessuna segnalazione sulla detenzione della pistola da parte della famiglia. Così Andrea Pignani si è impossessato della pistola con la quale terrorizzava i passanti fino a uccidere questa mattina i due fratellini e l'anziano che aveva tentato di fare da scudo ai piccoli.

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