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Chi era Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio e storico dirigente dem ai Castelli Romani

Chi era Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio morto oggi all’età di 59 anni. Fra pochi giorni avrebbe compiuto 60 anni.
A cura di Enrico Tata
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Avrebbe compiuto 60 anni l'11 marzo Bruno Astorre, morto oggi nel suo ufficio al Senato. Del Pd Lazio non era soltanto il segretario, ma da anni uno dei dirigenti più importanti e influenti, soprattutto in provincia di Roma.

La carriera politica di Astorre: dalla Regione Lazio al Senato

Nato a Roma, Bruno Astorre ha sempre vissuto ai Castelli Romani e sui colli a Sud di Roma ha conquistato la sua fortuna politica. A metà degli anni '80 è diventato consigliere comunale di Colonna e poi consigliere provinciale per due mandati. Dal 2005 al 2009 è stato assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio e poi presidente del Consiglio Regionale del Lazio.Dal 2005 al 2009 è stato vicepresidente del Consiglio regionale.

Nel 2013 la sua prima volta al Senato, dove ha fatto parte della commissione Turismo e della commissione di vigilanza di Cassa Depositi e prestiti. Nel 2018 e nel 2023 è stato riconfermato senato. Membro da sempre della Direzione Nazionale del Pd, nel dicembre 2018 è stato eletto segretario regionale del Pd Lazio. Nel 2014 è rimasto coinvolta nell'inchiesta sui rimborsi e sulle spese di rappresentanza del gruppo del Pd alla Pisana.

"Provengo da una scuola che interpreta la politica come strumento e non come fine", scriveva nella sua biografia allegata al curriculum. Laureato con 110 e lode in Economia e Commercio alla Luiss, Astorre era abilitato come dottore commercialista ed era iscritto nell'albo dei revisori dei conti. Dal 1988 era stato assunto come funzionario di banca nell'e Banca di Roma, oggi Unicredit.

Astorre, uno dei massimi esponenti di AreaDem nel Lazio

Militante della Democrazia Cristiana e poi del Partito Popolare e della Margherita, nel 2007 ha contribuito alla fondazione del Partito democratico. Dal congresso del 2009 del Pd, quello vinto da Pierluigi Bersani, è stato uno dei massimi esponenti di AreaDem, l'area che fa riferimento a Dario Franceschini.

Alle primarie della scorsa settimana Astorre, come Franceschini, ha sostenuto la candidatura di Elly Schlein. In vista delle Regionali è stato uno dei dirigenti dem che più hanno lavorato per costruire l'alleanza, poi sfumata, con il Movimento 5 Stelle.

L'immagine del profilo Twitter del segretario del Pd Lazio era una frase di Winston Churchill: Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta".

Lo ricorda così Goffredo Bettini, storico esponente romano del Pd: "Era cresciuto in un rapporto viscerale con i territori che lo avevano visto nascere e maturare. Gli piaceva risolvere i problemi, ascoltare e organizzare la gente semplice, muoversi dentro una prospettiva concreta e verificabile in tempi brevi. Egli, tuttavia, intuiva anche i processi politici più di fondo. E non l’ho mai visto fraintendere da che parte tirava il vento giusto della politica. Il suo potere nel Lazio è stato esteso e duraturo. Ha servito Zingaretti e la sua giunta. Gli è stato particolarmente vicino anche quando il presidente della Regione fu eletto segretario del partito. Lo ha fatto in sintonia con il suo indissolubile e fraterno amico Daniele Leodori".

Chi era la moglie di Astorre: Francesca Sbardella, sindaca di Frascati

Nel 2021 Asttore si è sposato con Francesca Sbardella, allora candidata sindaca di Frascati e attualmente prima cittadina del comune dei Castelli Romani. In precedenza Sbardella lavorava nell'ufficio stampa dell'Università La Sapienza.

"Sono Francesca, ho 41 anni e vivo a Frascati con Bruno, entrambi ospiti in casa del nostro gatto Pietro", si legge sul suo sito personale. Nel 2020 i due hanno acquistato una casa proprio a Frascati.

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